In Finlandia è stata approvata venerdì 12 luglio 2024 una controversa legge che permette agli agenti di polizia sul confine di respingere i migranti irregolari senza che gli stessi esuli abbiano la possibilità di richiedere l’asilo. Si tratta nel dettaglio della legge sulle “misure temporanee per combattere l’immigrazione strumentalizzata” che è entrata in vigore grazie a 167 voti favorevoli e 31 contrari, introdotta dopo una serie di richiedenti asilo in arrivo dal confine con la Russia, che secondo Helsinki sarebbe una semplicemente strategia di Mosca, anche se il Cremlino ha sempre rimandato al mittente ogni accusa.
La nuova legge sui migranti approvata in Finlandia resterà in vigore per il prossimo anno e limiterà la presentazione della domanda di protezione internazionale a dei periodi ridotti e nel contempo a porzioni limitate della frontiera nazionale. Ci sono comunque delle eccezioni, leggasi quei richiedenti asilo in situazioni vulnerabili, come ad esempio i bambini e i disabili, che potranno richiedere la protezione internazionale. Toccherà comunque alle guardie di frontiera valutare il caso e non sarà possibile fare appello qualora arrivasse un respingimento.
FINLANDIA, NUOVA LEGGE ANTI MIGRANTI: I VARI COMMENTI POLITICI
“Questo è un messaggio forte alla Russia e ai nostri alleati. La Finlandia si prenderà cura della propria sicurezza e della sicurezza dei confini dell’UE”, le parole del primo ministro della Finlandia, Petteri, dopo aver approvato la nuova legge sui migranti, durante una conferenza stampa. Lo scorso autunno furono quasi 1.000 i migranti senza visto provenienti dal confine con la Russia, e la mossa appare appunto atta a frenare questi ingressi: non tutti hanno però esultato all’approvazione della norma.
“Questo è un giorno triste per lo stato di diritto e i diritti umani in Finlandia”, ha scritto il leader dell’Alleanza della sinistra, Li Andersson, sul proprio profilo X.com. “Non ho mai vissuto una giornata così buia nei 34 anni in cui ho servito Amnesty in Finlandia”, ha aggiunto Frank Johansson, direttore della stessa ONG in Finlandia, sempre via ex Twitter.