Finlandia rinuncia alle armi nucleari USA: “Non servono”

La Finlandia, nella persona del primo ministro Petteri Orpo, è tornata a parlare delle armi nucleari degli USA dopo il desiderio ventilato diversi mesi di aderire al programma Nuclear Sharing. Questo è quello che consente agli Stati Uniti di dispiegare parte dei suoi armamenti nucleari nei paesi alleati, di fatto occupando un’area o l’interezza di una base militare locale che funga da magazzino anche per armi convenzionali, munizioni e mezzi aerei per l’effettivo uso degli ordigni nucleari.



Così la Finlandia, se gli USA avessero formalizzato la partecipazione al programma di condivisione delle armi nucleari, ne avrebbe ospitata alcune sul suo territorio, seguendo peraltro l’esempio, tra gli altri, di Italia, Belgio, Germania, Olanda e, recentemente, Regno Unito. Non si tratterebbe di un possesso formale, ma solo di una sorta di diritto di suolo, mentre gli armamenti rimangono di proprietà e libero uso esclusivo degli USA (o della NATO). Il primo ministro della Finlandia, tuttavia, in un’intervista per il quotidiano locale Rzeczpospolita ha sottolineato che le armi nucleari degli USA “non sono necessaire, perché è la stessa NATO a fornire la deterrenza nucleare. Le armi”, ha spiegato ancora, “sono dispiegate in diversi paesi dell’Alleanza e questo basta”. Rimane, tuttavia, ferma la volontà finlandese di partecipare “alla deterrenza NATO utilizzando armi convenzionali”.



Finlandia: “Pronti a difenderci dalle aggressioni della Russia”

Andando oltre alla questione delle armi nucleari USA, il primo ministro della Finlandia ha parlato anche del conflitto tra Ucraina e Russia. Mosca, sostiene, “rappresenta una minaccia per ogni paese europeo”, che si fa ancora maggiore “per i paesi confinanti”, fermo restando che “l’Europa deve svegliarsi. E immediatamente. Non c’è tempo da perdere. Dobbiamo rafforzare la nostra industria degli armamenti perché dobbiamo aiutare immediatamente l’Ucraina. E nel medio e lungo termine, la stessa Europa ha bisogno di maggiori capacità di difesa“.



La Finlandia, comunque, ci tiene a precisare Orpo, “è molto ben preparata a respingere l’aggressione” della Russia, grazie ad “un modello di difesa globale che copre la sicurezza militare, ma anche la sicurezza alimentare ed energetica e la protezione delle infrastrutture chiave”, ma anche ad “uno degli eserciti più forti della NATO” con “800mila” riservisti. “Una forza deterrente molto efficace”, che tuttavia secondo il primo ministro della Finlandia potrebbe (forse auspicabilmente) non rivelarsi necessario, perché “non ci aspettiamo un attacco immediato da parte della Russia”.