La Finlandia è pronta ad affidarsi all’energia nucleare e ha già preparato le aree che ne accoglieranno le scorie. A partire dal 2025, sarà il primo Paese al mondo a disporre di un deposito per i rifiuti nucleari altamente radioattivi. Succede nell’isola di Olkiluoto, che ospita un reattore nucleare. Il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine sottolinea che il sottosuolo dell’isola è interessato dagli scavi fin dal 2016 e al momento può vantare otto chilometri di tunnel scavati in profondità nel terreno. In superficie, un computer crea mappe tridimensionali per esaminare la conformazione e le eventuali fessure della roccia, così da permettere di individuare il luogo migliore per conservare le scorie nucleari altamente radioattive.
In Filandia, nell’isola di Olkiluoto, i primi test con barre di combustibile fittizie saranno effettuati a partire dal 2024. E dal 2025 si prevede che il deposito di Onkalo, questo il suo nome, sarà infine attivo e pienamente in funzione. Le barre di combustibile saranno incapsulate in contenitori di rame e saranno portati in profondità con degli ascensori. Secondo la società operativa, come riferisce il quotidiano tedesco, le barre di combustibile potranno restare nel deposito per migliaia di anni. E affermano che non ci sarà alcun rischio.
Finlandia, primo deposito di scorie nucleari: cosa pensano i cittadini dell’energia nucleare
In Finlandia, l’83% dei cittadini si è detto favorevole al nucleare. E proprio in questo Paese sorgerà il primo deposito di scorie radioattive al mondo. Una volta che le barre di combustibile saranno sistemate nel deposito di Onkalo, il sistema di gallerie dovrà essere riempito con roccia argillosa e potrà restare al sicuro per molte migliaia di anni. Come spiega il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine, in Finlandia è dal 1983 che si monitora la preferenza dei cittadini in merito al nucleare. Le indagini sono condotte da Energiateollisuus, l’associazione finlandese dell’industria energetica, che quest’anno ha preso in esame un campione di mille persone e ha riscontrato una percentuale di favorevoli mai registrata prima. Appena l’11% degli intervistati si è infatti dichiarato apertamente contrario.
Una possibile spiegazione di questo improvviso aumento si può riscontrare nella guerra tra Russia e Ucraina. Con la Russia, la Finlandia condivide 1.300 chilometri di confine e ciò può avere risvegliato nei cittadini il desiderio di diventare energeticamente indipendenti. Prima dell’invasione dell’Ucraina, la Finlandia importava da Mosca il 30% della propria energia. Ora questa percentuale è prossima allo zero, grazie all’aumento di energia eolica e delle importazioni di biomasse dalla Svezia.