Mattino5 torna a trattare il caso dell’infettivologo di Milano che si spacciava per ginecologo e che avrebbe violentato alcune donne. Ci sono importanti aggiornamenti in merito a Marco D’Annunzio, il medico che al momento si trova agli arresti domiciliari: “Il gip lo sta interrogando per confermare la misura – le parole dell’inviato del programma di Canale 5, Emanuele Canta – il gip parla di spregiudicatezza, senza paura di essere scoperto anche in una struttura pubblica, è necessaria la custodia cautelare secondo il gip visto che se si dovesse trovare di fronte delle donne potrebbe compiere questi atti. le vittime sono sei e pare che siano molte di più e starebbero arrivando altre segnalazioni in procura”.



Poletti, in studio a Mattino5, aggiunge: “Fai bene Federica Panicucci ha ricordare il suo nome, Marco D’Annunzio”, per poi spiegare: “Si poteva evitare che quell’orco agisse”. Vengono poi mandate in onda alcune testimonianze attualmente in mano agli inquirenti, come ad esempio quanto raccontato da una vittima che ha denunciato: “Il D’Annunzio aveva posto domande sulle posizioni sessuali preferite dalla paziente, sull’età dei partner, poi il medico aveva chiesto alla vittima di sottoporsi ad una visita ginecologica ed era iniziata con un controllo interno dei genitali, inserendo le dita e muovendole con un movimento sessuale, la paziente aveva percepito l’atto inusuale anche perchè il medico guardava il soffitto mentre eseguiva il “massaggio””.



FINTO GINECOLOGO ARRESTATO: “LA PAZIENTE SI ERA FIDATA IN QUANTO MEDICO”

“La paziente – prosegue la testimonianza presente nell’ordinanza del Gip – si era comunque fidata dell’indagato in quanto medico, poi una volta terminata la visita il medico aveva chiesto il contatto telefonico della giovane per ricevere gli esiti degli esami”. Le vittime sono tutte di giovani età, quindi da un certo punto di vista fragili psicologicamente, e per questo si sono fidate del medico, in quanto tale, nonostante lo stesso svolgesse delle pratiche tutt’altro che comuni. Ricordiamo che D’Annunzio lavorava in una struttura pubblica: “E’ davvero una truffa, mi dispiace per queste ragazze che avranno un trauma per tutta la vita”, ha commentato Patrizia Groppelli, anch’essa in studio a Mattino5.



Sulla vicenda il programma di Canale 5 ha intervistato anche Letizia Moratti, vicepresidente di Lombardia e assessore al welfare “Proporrò a Regione Lombardia, se dovessero essere confermate le accuse, di costituirsi parte civile, comportamenti come questi sono inaccettabili. Invito le donne a non aver paura, ad avere il coraggio di segnalare situazioni come queste, ci sono centri anti violenza, devono denunciare per il loro bene e interrompere catene di abusi che potrebbero continuare”.