A Storie Italiane si torna a parlare del caso del finto ginecologo e degli abusi via chat. In collegamento con il programma di Rai Uno, Giorgia, una giovane studentessa che è stata abusata dall’uomo. Ha raccontato come è andata: “Questa estate ho fatto questa visita ginecologica e non risultava alcuna infezione ma dopo vari mesi ho ricevuto questa telefonata da parte di un dottore che mi chiedeva dei miei rapporti sessuali e se avessi fatto una visita, e io gli ho risposto di sì. Lui mi ha proposto di fare una videochiamata su Skype ed ho accettato, fidandomi dei medici”.



“La telefonata è partita – ha proseguito la ragazza abusata – e mi son accorta di un pallino rosso che era della registrazione. Ho chiesto se stesse registrando e non mi ha risposto, ha chiuso la chiamata e me ne ha fatte altre. Poi ha risposto mia mamma, e poi si è fermato tutto lì”. Giorgia si è mostrata nuda: “La telefonata è durata più o meno dieci minuti e poi mi ha chiamato più volte, insistentemente, nel corso della giornata, ora non ricordo quante fossero”.



FINTO GINECOLOGO VIA WEB, ‘LITE’ IN STUDIO FRA ELEONORA DANIELE E CECCHI PAONE

Eleonora Daniele non si sente di criminalizzare la vittima: “Hanno chiamato questa ragazza, le hanno dato delle informazioni, le hanno detto che aveva dei problemi, e l’hanno spaventata, io non mi sento di dire che doveva essere più furba”. Cecchi Paone: “Ma quale medico ti chiama cinque volte a casa e ti dice di mettersi nuda?”. Eleonora Daniele: “Diamo sempre colpa alle donne perchè ci sono dei disgraziati!”, e Cecchi Paone replica: “Non puoi dire questo perchè lo sai le battaglie che ha fatto”. E la Daniele ha aggiunto: “Non facciamo sempre passare le donne per colpevoli. Io mi metto da parte di questa ragazzina, giovanissima, lei arriva una telefonata con i suoi dati. Come si fa a pensare che devono essere brave a difendersi? Questo è un predatore e delinquente che è riuscito a circuirle”.



Nella querelle è intervenuta anche la mamma della vittima: “La cosa più importante in questi casi è la fiducia che hanno i ragazzi nei confronti di noi genitori, siamo gli unici che possiamo dargli consigli. Una figlia che mi viene a dire certe cose non è facile, quindi dare fiducia a loro è la cosa più importante”. Giorgia ha ripreso la parola: “Non siamo state ingenue, il manipolatore è lui. Noi ci fidiamo dei medici, lui si è reputato come medico, aveva una voce da medica, usava termini adatti. Io ho risposto su Skype perchè mi fidavo dei medici, non ho potuto fare altrimenti”.