Fiona May, questa sera ospite di Fabio Fazio a Che Tempo che Fa, è pronta a raccontarsi per la gioia del suo fedelissimo pubblico che non ha mai smesso di seguirla. Fiona May si è guadagnata la stima di tanti italiani soprattutto grazie alle sue gesta sportive, ma anche grazie alle partecipazioni in varie fiction come “Butta la luna” e “Così fan tutte”, oltre che al famoso programma “Ballando con le stelle”. Grazie alla tv la campionessa ha mostrato ai suoi fan il lato più umano, dimostrando grande empatia. La classe 1969 vanta molti successi in carriera, per l’atleta tante medaglie sono finite in bacheca: oro, argento e bronzo, tra mondiali e olimpici con uno straordinario record del salto in lungo, migliorato fino al raggiungimento di 7,11 metri. Fiona May ha anche ottenuto un risultato incredibile nel salto triplo (14,65 metri) oltre ovviamente al record italiano di salto in lungo, con i 6,91 metri nel 1998.
Fiona May, molto più di un’atleta olimpionica
La passione per lo sport, l’amore per la sua famiglia e per la vita, Fiona May è una donna molto attiva, piena di energia: insomma una vera e propria sportiva. Non potrebbe essere altrimenti visti i suoi successi in carriera, raggiunti grazie anche al marito, Gianni Iapichino, che per molto tempo l’ha allenata personalmente. Anche sua figlia Larissa si è innamorata dell’atletica, un amore scoccato molto precocemente e con risultati straordinari. Larissa, infatti, ha già ottenuto un oro agli Europei under 20 di atletica, superando la madre con otto mesi di anticipo. Fiona May non gareggia più dagli anni duemila, ma come detto ha mantenuto intatto lo spirito di competizione, partecipando a Ballando con le Stelle di Milly Carlucci in tv.
Fiona May, a Che Tempo Fa parlerà della lotta al razzismo?
Il percorso di Fiona May continua ad essere colmo di soddisfazioni personali anche dopo l’addio al mondo dello sport. L’atleta è stata capace di ritagliarsi uno spazio importante in televisione, ma anche di evidenziare l’importanza di alcuni temi a lei cari. Uno su tutti la lotta al razzismo: “È inutile parlarne, è qualcosa che succede ogni settimana”, il suo commento svilito in un’intervista a Vanity Fair. “Speriamo che si prendano misure drastiche. Molte cose devono cambiare. Non è giusto per i giocatori o per gli altri che sono contrari a questo modo di fare. È una questione di educazione – ha ribadito riferendosi al razzismo nel calcio – anche a livello culturale dello sport. Non è un modo di comportarsi di fronte ai bambini”.