Fiona May tra gli ospiti del Concerto di Natale in Vaticano 2020, il tradizionale evento musicale natalizio trasmesso la notta della vigilia di Natale in prima serata su Canale 5. La ex atleta dopo due ori ai Mondiali di atletica in salto in lungo ha cominciato una carriera come attrice dividendosi tra teatro e tv. Il debutto è avvenuto con la fiction “Butta la luna”, ma tra i suoi lavori segnaliamo anche “Così fan tutte” e la partecipazione come concorrente ad una edizione di “Ballando con le Stelle”, il dance show di Raiuno. Lo sport resta però il suo primo grande amore e le ha insegnato davvero tanto come ha raccontato dalle pagine di Vanity Fair: “disciplina, capacità di essere al 100%, rispetto per gli altri, impegno a fare le cose senza usare scorciatoie. Non bisogna avere paura del fallimento: aiuta a imparare”. La campionessa di salto in lungo, come tutti, ha vissuto nella sua vita dei fallimenti da cui però ne è uscita più forte di prima: “quando sono stata bocciata a scuola, in Inghilterra. Un’insegnante mi aveva detto che non avevo il cervello per studiare ma solo per fare il salto in lungo. Mi aveva demoralizzata, ma i miei genitori mi dissero di ascoltare solo quello che sentivo dentro. È questo che insegno alle mie figlie: a non rinunciare mai ai propri sogni. Ho continuato a studiare e mi sono laureata in Economia e commercio, per avere un piano b nel caso la mia carriera sportiva fosse stata interrotta da un infortunio”.



Fiona May: “le ho passate tutte: bullismo e razzismo”

A distanza di anni dal suo ritiro dallo sport, Fiona May continua a tenersi in forma come racconta a Vanity Fair: “gioco a tennis, faccio yoga. Ho iniziato nel 2000, dopo che ai Mondiali di atletica di Siviglia ero arrivata seconda. Per la delusione andai in crisi tanto da voler smettere, ma poi andai in Giamaica da mia nonna che mi convinse a tornare più forte di prima”. La ex atleta poi confessa: “le ho passate tutte, bullismo, razzismo, e mi sono sempre difesa. Ricordo una volta quando una ragazza di un anno più grande di me mi aveva infastidita in modo pesante, la incontrai dopo la scuola e la affrontai, le dissi a testa alta, guardandola negli occhi, “lasciami in pace”. Si intimorì, non si aspettava tanta fierezza da una più piccola. Alle mie ragazze dico sempre di guardare le persone negli occhi e quando non c’è giustizia di non aver paura, basta dire le cose con calma e con educazione e se non succede nulla andare via. Oggi per fortuna le cose sono cambiate”.

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