La stalker di Fiorella Mannoia ha chiesto scusa e ha spiegato cosa l’ha spinta a tormentare la cantante. «Volevo essere sua amica», ha dichiarato, come riportato da Il Messaggero. Si tratta di una 30enne romana che è arrivata a sfondare la porta di casa della Mannoia. Il giudice ha previsto per lei gli arresti domiciliari, da scontare in un ospedale psichiatrico. La giovane soffre di anoressia nervosa, è dipendente da psicofarmaci e nei confronti dell’artista ha sviluppato una «pericolosa ossessione». Lo ha scritto il giudice Francesco Patrone che ne ha convalidato l’arresto e poi il passaggio dal carcere ai domiciliari per essere curata. La 30enne non dovrà ovviamente mettersi in contatto con la cantante e i familiari, così come imposto dall’ordinanza. Come richiesto dal pm Eleonora Fini, il giudice non l’ha rimessa in libertà imponendole solo il divieto di avvicinamento alla vittima, perché era stata già destinataria di questo provvedimento che appunto ha violato. Nonostante l’apertura di un procedimento, la stalker era tornata a infastidire Fiorella Mannoia.
FIORELLA MANNOIA, STALKER ARRESTATA: “VOLEVO ESSERE SUA AMICA”
Il procedimento in questione era stato aperto nel 2018 per atti persecutori ai danni di Fiorella Mannoia, mai resi noti alla stampa. Lunedì però è tornata a infastidire la cantante, arrivando a pedinarla fino a casa, a Torpignattara. Quindi avrebbe mostrato di aver «posto in essere atti sempre e maggiormente gravi e inquietanti». La donna, che aspirava a entrare nella cerchia dei fan fedelissimi di Fiorella Mannoia, aveva anche attivato un profilo Facebook con un nome falso. Il giorno dell’arresto ha suonato al citofono e provato a sfondare la porta con una panca, poi aveva tentato di dar fuoco allo zerbino usando però la Coca Cola al posto della benzina, riferisce Il Messaggero. L’avvocato Anna Pinto, che assiste la 30enne, ha dichiarato: «È una giovane con problematiche». Il giudice non ha escluso accertamenti sulle capacità di intendere e di volere della giovane, ma ha evidenziato la necessità di una misura cautelare immediata a causa del rischio «della reiterazione del reato». La cantante ha allertato la polizia, avendo riconosciuto al citofono la sua stalker. «Ho avuto paura e visto che continua a suonare ho staccato il citofono». Ma qualcuno dei vicini le ha aperto il portone…