Arriva a Che tempo che fa Fiorella Mannoia, cantante e personaggio tv autrice del nuovo album Padroni di niente uscito il 6 novembre scorso. Il disco è stato concepito durante il primo lockdown, un periodo particolarmente prolifico dal punto di vista artistico in cui ha dato vita insieme ad Amara a 8 nuovi brani inediti. Nella sua intervista all’Ansa rilasciata proprio il 6, la Mannoia ha parlato di quei giorni “quando i nostri pensieri volavano alto e ci interrogavamo su dove stavamo andando, sul senso che aveva tutto quello che stavamo vivendo”. Allora “si parlava di un nuovo Umanesimo, della necessità di rimettere al centro l’uomo a scapito del profitto. Guardavamo affascinati la natura riprendersi i suoi spazi. E invece quando si è riaperto, tutto è tornato come prima se non peggio. Non siamo migliorati e siamo riusciti a dividerci pure su questo. Ora siamo arrabbiati, preoccupati per il futuro: costretti a dover scegliere tra salute e lavoro. E la politica si dà battaglia sulla pelle della gente. Possiamo considerare il 2020 l’anno più brutto dal dopoguerra ad oggi”.



Come sono le nuove canzoni di Fiorella Mannnoia

Il parere di Fiorella Mannoia sull’esperienza dell’isolamento è sicuramente coraggioso e inedito. A suo dire, anziché migliorare, la situazione dell’umanità è generalmente peggiorata. La sua musica attuale vuol essere lo specchio di quest’atmosfera un po’ annoiata, o comunque deprivata della consueta vitalità: “È un album scarno, suonato, senza elettronica. Con solo otto pezzi, perché non è tempo di mettere dentro cose di cui non sei convinto”. E continua: “Sono canzoni figlie di quel momento, ma con concetti universali senza tempo”. La pandemia, a suo dire, ha costretto tutti a guardarsi dentro e a rivalutare le priorità, “e ci siamo resi conto come sia bastata una minuscola entità cellulare per metterci in ginocchio, noi che ci consideravamo invincibili, e farci rendere conto che non siamo padroni di niente”.



Fiorella Mannoia parla del tour in programma da maggio

Parlando più in generale della sua attività di cantante, Fiorella Mannoia annuncia già il tour in programma per maggio. 11 le date previste, da orchestrarsi tutte quante nei teatri. Un’idea precisa su come sarà, però, non ce l’ha neanche lei. La certezza è unica: “Noi dobbiamo ripartire perché questo è l’unico modo per aiutare i lavoratori dello spettacolo”, afferma perentoria, “magari anche con produzioni anche più scarne, ma ripartire. Dobbiamo rimettere in moto la macchina, altrimenti sarà un disastro”. Le maestranze sono ferme da mesi, e anche Fiorella si unisce al coro di chi invoca aiuti più concreti: “Noi artisti possiamo mettere fondi di tasca nostra, ma dobbiamo chiedere al Governo che i lavoratori vengano tutelati. Siamo essenziali come lo è il pane”.

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