FIORELLO CONTRO I MONDIALI: “CALPESTATI I DIRITTI UMANI”
Impazza la polemica sui Mondiali 2022: questa volta la voce si leva anche dall’Italia, ed è in particolare Fiorello a sollevarla. Non dunque un organo ufficiale sportivo o magari politico, ma lo showman ben noto a tutti: Fiorello ha un appuntamento quotidiano, Aspettando Viva Rai2! (che anticipa un programma che andrà in onda a partire da dicembre), che tiene su Instagram e RaiPlay; ebbene, sfruttando quello spazio si è scagliato contro i Mondiali che partiranno tra pochi giorni. Il tema è ormai noto: Fiorello ha usato un’immagine forte, quella dello zerbino su cui gli abitanti del Qatar “hanno scritto” ‘diritti umani’ e li calpestano ogni giorno”.
Il conduttore ha anche sottolineato come in Italia – e in altri Paesi del mondo, ovviamente – sia stato bloccato il campionato per dare spazio ai Mondiali in un Paese che “non è tradizionalmente calciofilo. Quando mai in Qatar hanno giocato a pallone?”. Il tenore insomma è polemico e non poco, Fiorello parla anche di quei tifosi e addetti ai lavori che saranno chiusi in una Fan Zone “con il rischio di essere arrestati se escono da lì”. I dati stimati dal Guardian riferiscono di almeno 6500 persone morte nel corso dei lavori per realizzare gli stadi; le proteste, del resto, si erano levate anche dal mondo anglosassone prima che in Italia.
FIORELLO POLEMICO CON LA RAI
La polemica di Fiorello contro i Mondiali 2022 riguarda però anche la Rai. La televisione di stato ha infatti speso 200 milioni di euro, come ricordato dal conduttore, per acquisire i diritti televisivi sulla manifestazione: ebbene, per l’appunto, secondo Fiorello un errore visto che l’accento dovrebbe essere posto sui diritti umani e dunque, in qualche modo, la Coppa del Mondo andrebbe boicottata.
Su questa polemica è comunque intervenuto Daniele Macheda, segretario del sindacato dei giornalisti, che ha sottolineato come la Rai sia un servizio pubblico e abbia fatto bene ad acquistare i diritti televisivi per trasmettere i Mondiali 2022; anche perché, ha detto, all’epoca dei fatti non si sapeva che l’Italia non vi avrebbe partecipato (e questo è un altro tema). Macheda ha comunque aggiunto che la Rai, oltre a seguire le partite, presterà la stessa attenzione con approfondimenti giornalistici “anche sul tema dei diritti umani in Qatar, l’azienda non può far finta che ci sia solo la festa”.