Fiorello è uno degli artisti italiani che, sin dal primo giorno di quarantena, ha esortato gli italiani a restare a casa con dei video ironici. Intervenuto ai microfoni di Non è un Paese per Giovani, il programma di Rai Radio2 condotto da Tommaso Labate e Max Cervelli, Fiorello ha così ironizzato anche sull’App per il tracciamento anti contagio da coronavirus. Lo showman, in particolare, ha pensato al nome che potrebbe essere attribuito all’App e non ha nascosto la propria preoccupazione per la situazione che sta vivendo l’Italia. “Quo Vadis in italiano vuol dire ‘ndo vai e non lo so. Stai Sicuro – la proposta di Labate – è la più buona. Liberi Tutti, proposto da Cervelli, meglio di no. Si presta a tante interpretazioni e rischiamo di avere troppa gente in mezzo alla strada. Io penso sia meglio Immane, come la tragedia che stiamo vivendo”, ha detto Fiorello.



FIORELLO: “SDRAMMATIZZIAMO, MA LA SITUAZIONE NON E’ BELLA”

Sempre schietto, sincero e ironico come ha fatto qualche giorno fa pubblicando un video in cui invita i 60enni come lui a restare a casa, Fiorello non nasconde di guardare con preoccupazione alla situazione economica difficile di molti italiani. “Noi cerchiamo di sdrammatizzare, la situazione non è bella. La preoccupazione dell’economia ha superato quella sanitaria. Si comincia a pensare che se lo prendo lo prendo, ma voglio lavorare, perché quando non c’è un introito mensile è dura”, ha detto lo showman. Fiorello, infine, ha elogiato la bravura dell’amico Checco Zalone invitando tutti ad ascoltare la canzone L’immunità di Gregge e a guardare il videoclip in cui l’attore ironizza sulla quarantena. “Molto bella”, ha concluso commentando la canzone.

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