Fiorello sul dirottamento di Viva Rai2!: “Poco elegante il comunicato dei giornalisti del Tg 1!”
Il 5 dicembre ha debuttato Viva Rai2!, programma condotto da Fiorello che andrà in onda per sei mesi alle 7.15 del mattino, commentando con un modo tutto originale le notizie più interessanti ed eclatanti del giorno. Una rassegna stampa che inizialmente era prevista su Rai1 ma che è stata poi ‘dirottata’ su Rai2, il canale che Fiorello ha definito ‘giovane’ oltre che ‘dei belli’ scherzando durante un’intervista rilasciata a Novella 2000.
Proprio ai microfoni del magazine diretto da Roberto Alessi, Fiorello ha commentato questo ‘dirottamento’ con un misto di ironia e spigolosità: “Si dice che si chiude una porta e si apre un portone: non era preventivato. Però capisco i giornalisti del Tg 1: hanno difeso il proprio spazio.” ha esordito. Il tono però si è fatto più pungente: “Poi c’è modo e modo di esporre le proprie ragioni. Per me è stato poco elegante il loro comunicato. Si poteva fare in altro modo: bastava una telefonata. – ha spiegato Fiorello, concludendo – Leggere, dalla sera alla mattina, quelle parole tra cui “sfregio” è stato brutto. Tutto qua. Per il resto io non ho nulla contro il Tg 1 e arrivare su Rai 2 è stato un attimo. Un passaggio semplice e indolore”.
Fiorello non farà il Festival di Sanremo 2022: “Sarebbe impossibile fisicamente”
D’altronde Fiorello precisa che Viva Rai2! è “un’alternativa a quello che di solito c’è a quell’ora: c’è il Tg 1, c’è il Tg 5, che in quella fascia è fortissimo.” ma che il modo di commentare le notizie è tutto nuovo, fatto “a modo nostro”. Non manca poi una battuta sul prossimo Festival di Sanremo. Dopo tre anni al fianco del suo grande amico Amadeus, Rosario Fiorello fa sapere che a Sanremo 2023 non ci sarà.
“Di Sanremo ne ho fatti due pieni e uno a metà: per chi fa il mio mestiere, fare tre Festival di fila strategicamente non si fa. Nessuno con il mio ruolo l’ha mai fatto. L’ho fatto io, solo io. E per amicizia“, ha spiegato. D’altronde Viva Rai2! lo terrà impegnato per tutte le mattine dei prossimi mesi, dunque gestire entrambi gli impegni sarebbe stato “impossibile fisicamente”, sottolinea.