Fiorello: fa ballare due finanzieri sulle note di “Cicale”
Fiorello ha lanciato una clamorosa frecciata a Heather Parisi durante la puntata di oggi, mercoledì 15 marzo, di Viva Rai 2. Già dalle prime luci dell’alba di questa mattina si aggiravano su Via Asiago due finanzieri. Poco prima dell’esibizione di Francesca Michielin, i due uomini in divisa sono apparsi davanti al glass di via Asiago: “Tutto ok con le tasse? Avete pagato?”, ha chiesto Fiorello alla cantante di Bassano del Grappa e ai presenti.
Dopo un po’ i due finanzieri sono tornati: “Adesso ci devono spiegare…”, ha esordito Fabrizio Biggio. Ma la spalla di Fiorello non ha fatto tempo a terminare la frase che è partita “Cicale”, celebre canzone l’indimenticabile hit che ha reso famosa Heather. I due finanzieri hanno così iniziato a ballare, suscitando risate in studio e tra i passanti. Fiorello ha riso fino alle lacrime. “Lo sketch più comico degli ultimi 20 anni”, lo ha definito un utente su Twitter.
Il contenzioso tra Lucio Presta ed Heather Parisi
Giovedì scorso Heather Parisi si trovava negli studi Rai per farsi intervistare da Francesca Fagnani, per la puntata di Belve del 14 marzo 2023. Subito dopo l’intervista la showgirl, che da anni risiede a Hong Kong, è stata raggiunta da un ufficiale giudiziario accompagnato dai carabinieri. La notizia è stata data da Lucio Presta, ex manager della Parisi (e manager di Fiorello), sul suo profilo Twitter: “Hai avuto moltissimo tempo cara Heather Parisi di saldare quanto disposto dal tribunale che ti ha condannato per diffamazione al pagamento di una somma ingente, ma tu e la tua luce pensavate di farla franca ancora, allora mi è toccato fare ciò che non avrei mai voluto”. Il contenzioso tra i due risale al 2017. Nelle ultime ore, la Parisi è tornata attiva sui social con un post che sembra una riposta a Presta: “È così difficile dimenticare il dolore che alla fine si finisce per non ricordare che esiste anche la dolcezza. E che la dolcezza è a tal punto grande da curare cicatrici che nemmeno il tempo ha saputo cancellare. Spesso i giudizi non riguardano chi siamo ma cosa rappresentiamo, non cosa facciamo ma chi ispiriamo, non come vestiamo ma cosa significhiamo. Perché un sorriso felice è contagioso e spaventa più di un viso ingrugnito e la gentilezza uccide più di qualsiasi efferata violenza”.