ATTACCO FIORENTINA, JOVIC: ORA O MAI PIU’
L’attacco della Fiorentina è una delle questioni che tiene banco nel capoluogo toscano. Abbiamo imparato a conoscere quanto sia importante per Vicenzo Italiano, tecnico dei gigliati, la fase offensiva e dunque il parco attaccanti tra esterni e centravanti. L’addio di Vlahovic, autore di 49 gol in 108 partite con la maglia viola, ha lasciato un vuoto difficilissimo da riempire. Cabral e Jovic finora non ci sono riusciti. Ora che il brasiliano sembrava avere trovato la forma migliore, è arrivata una lesione al bicipite femorale che terrà fuori il centravanti per almeno un mese, tenendolo in dubbio anche per la super sfida contro la Juventus.
Toccherà dunque a Jovic dare il massimo per dimostrare di essere all’altezza, ma tra problemi di condizione fisica e le critiche riversate su di lui anche dopo i gol, non sembrano dare al serbo la tranquillità giusta. A dimostrarlo anche la prestazione in Coppa Italia con la Sampdoria: qualche chance, malamente divorata, e un gol annullato per netto fuorigioco. In più una reazione stizzita – nulla di grave ma comunque palese e comprensibile – dopo la sostituzione, consapevole di quanto gli viene richiesto con l’assenza di Cabral.
CALCIOMERCATO FIORENTINA, TENERE O VENDERE NICO GONZALEZ?
Situazione esterni: anche qui l’attacco della Fiorentina presenta grande varietà, ma il mercato potrebbe cambiare le carte in tavola. Ci sono infatti delle assenze obbligate come quella di Riccardo Sottil, titolare per sette partite di fila ad inizio stagione e recentemente operato con data di rientro per fine gennaio/inizio febbraio se tutto va bene. Dei presenti invece è in gran forma Nico Gonzalez. L’argentino pian piano dal suo arrivo ha ingranato sempre di più nei meccanismi viola, tanto da portare il Leicester a offrire 34 milioni di euro.
Una cifra superiore di quasi 10 milioni ai soldi spesi, che l’hanno reso il più caro acquisto della storia della Fiorentina. Bisognerà dunque discutere sulla sua permanenza. Al contrario Ikoné sembra orientato a restare, sperando in un suo apporto ancora più devastante. Infine, Kouamé: le tante richieste nei suoi confronti, Torino e Spezia in primis in attesa del domino degli attaccanti, lo rendono appetibile economicamente ma al momento risulta importante per Italiano ed è chiamato a prestazioni importanti come le attese che c’erano su di lui quando insieme a Piatek guida l’attacco del Genoa.