A Firenze recentemente è stata portata agli onori della cronaca la vicenda che per circa 20 anni ha interessato un bimbo (ora, appunto, ventenne) al quale venne diagnosticato all’età di 1 anno l’autismo. Due differenti diagnosi hanno confermato questa versione, forti del fatto che il piccolo si esprimeva con versi incomprensibili, sembrava incapace di eseguire gli ordini impartiti e, soprattutto, di recepire informazioni oralmente.



Fin qui, si penserà, non c’è nulla di strano, ma l’assurdo della vicenda del bimbo ‘autistico’ di Firenze sta nel fatto che, mentre per 6 anni i medici sono rimasti convinti della loro diagnosi, si è poi scoperto che in realtà di problemi cognitivi non ne ha nessuno e, banalmente, è solo sordo. Una vicenda che ha dell’assurdo e che, ovviamente e giustamente, è finita al centro di diverse denunce culminate con una sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Firenze di condanna verso coloro che ritennero il bimbo autistico invece che sordo, con un risarcimento pari a 70mila euro per l’ormai ventenne, più ulteriori 20mila a favore della madre, ma hanno già annunciato che si opporrannobambino alla sentenza.



La storia del bimbo sordo di Firenze ritenuto autistico

Gli ultimi 20 anni, d’altronde, per il bimbo ‘autistico‘, ma in realtà sordo, di Firenze sono stati particolarmente duri. Nei 6 anni in cui la sua patologia era ignota, infatti, è stato più volte isolato dai suoi compagni di classe, che lo ritenevano diverso dato che non comunicava nella loro lingua e sembrava non capirli. Similmente, fu costretto ad abbandonare il suo sogno di giocare a basket, dato che non capiva né l’allenatore, né gli schemi.

La vicenda del bimbo di Firenze ritenuto autistico, ma nella realtà solamente sordo, affonda le sue radici nel 2004 quando, su consiglio della pediatra dati i suoi problemi nel linguaggio, venne indirizzato all’ex Usl 11 di Empoli e al Centro di rieducazione ortofonica fiorentino. Entrambe le strutture furono certe della diagnosi di autismo, costringendolo a trattamenti e sedute terapeutiche, delle quali non aveva alcun bisogno. Tutto, per il bimbo di Firenze ritenuto autistico finì solamente 6 anni dopo, quando all’ospedale Scotte di Siena scoprirono che era solamente sordo. Così, grazie agli apparecchi uditivi, è tornato a vivere normalmente e, fortunatamente, ora sta anche inseguendo il suo sogno di giocare a basket.