Processo firme false M5s a Palermo: 12 condannati e 2 assolti, sentenza che farà parecchio discutere. Dopo più di quattro ore di camera di consiglio, il giudice monocratico Salvatore Flaccovio ha rese note le decisioni: un anno e 10 mesi per gli ex deputati nazionali Riccardo Nuti, Giulia di Vita e Claudia Mannino. Stessa pena per Samantha Busalacchi, Alice Pantaleone, Antonio Ferrara, Stefano Paradiso. Il cancelliere Giovanni Scarpello e l’avvocato Francesco Menallo dovranno scontare una pena di un anno e 6 mesi, mentre gli ex deputati regionali Giorgio Ciaccio e Claudia La Rocca e l’attivista Giuseppe Ippolito sono stati condannati ad un anno. Assolti Riccardo Ricciardi e Pietro Salvino. Ma c’è un però: manca appena un mese alla scadenza del termine di prescrizione dei reati…



FIRME FALSE M5S, 12 CONDANNATI E 2 ASSOLTI

I 14 imputati, compresi i due assolti, erano accusati a vario titolo di falso e violazione della legge regionale del ’60 sulle consultazioni elettorali. Tutto nasce la sera del 3 aprile 2012, in periodo di campagna elettorale per le amministrative: a causa di un errore su un luogo di nascita di un sottoscritto, furono ricopiate migliaia di firme per scongiurare il rischio di non presentare la lista in tempo. Gli esponenti del Movimento 5 Stelle di Palermo, evidenzia Repubblica, avrebbero deciso di ricopiare le sottoscrizioni correggendo l’errore, agendo su spinta del candidato sindaco Riccardo Nuti. Il cancelliere, invece, avrebbe dichiarato il falso sostenendo che le firme erano state apposte in sua presenza.

Leggi anche

Sondaggi politici 2024/ Meloni sopra 29% allunga sul Pd: FI tallona Conte. 50% contro Renzi nel campo largoDOPO SANGIULIANO/ La strategia del "3-0" di Schlein per mettere in crisi il Governo