Il Fisco a 2,6mln di lettere di compliance pronte

Continua ad inasprirsi, anche sulla crescente spinta del Pnrr e dei suoi obbiettivi, la lotta all’evasione fiscale in Italia. Il Fisco, secondo quando riporta il Sole 24 Ore, ha circa 2,6 milioni di lettere di compliance pronte per essere spedite nei prossimi giorni. Un numero che, secondo le previsioni dello stesso ente fiscale, crescerà ad almeno 3 milioni sia nel 2024 che nel 2025.



La spinta da parte del Fisco, inoltre, arriverebbe anche dall’aver raggiunto in anticipo gli obiettivi contro l’evasione fiscale fissati nell’ambito del Pnrr per il 2022. L’obiettivo dichiarato, riporta il Sole 24 Ore, è di recuperare 2,4 miliardi di euro nel corso del 2023, prevedendo anche un aumento fino a 2,77 miliardi per il 2024 e il 2025. Il Pnrr prevede una riduzione della propensione all’evasione pari ad almeno il 5% entro il 2025 e del 15% entro il 2026, obbiettivi che il Fisco sembra poter tranquillamente raggiungere. Il meccanismo delle lettere di compliance, inoltre, permetterebbe ai contribuenti di rateizzare eventuali importi non dichiarati, ed in questo caso il gettito in entrata aumenterebbe di circa 844 milioni di euro.



Fisco: nuovi controlli anche per gli “inerti”

Insomma, le lettere del Fisco per far ravvedere gli evasori fiscali sarebbero pronte a partire, attestando entrate per lo stato pari a circa 2,4 miliardi di euro. Questo, però, solo nel caso in cui tutti gli evasori decidessero di fare un passo indietro, auto denunciando le loro evasioni grazie proprio alle lettere di compliance. Il meccanismo è semplice, l’ente fiscale italiano ha verificato tramite dati incrociati le anomalie di alcuni momenti economici, individuando dei possibili evasori ed invitandoli a presentarsi spontaneamente per regolarizzare la situazione economica.



Una meccanica, quella delle lettere di compliance, che permetterebbe al Fisco di evitare di agire immediatamente per le vie legali, ma che aprirebbe anche all’alternativa in cui un contribuente semplicemente ignori la lettera, non ravvedendosi. E proprio per limare questo rischio, il Fisco ha deciso anche di attuare nuove politiche per gli “inerti“, ovvero i contribuenti che ignorano le lettere di compliance. In questo caso interverrà direttamente la Guardia di Finanza che accerterà autonomamente la situazione dei contribuenti inerti, individuando anche dei profili di pericolosità fiscale che potrebbero portare a scoprire ulteriori evasioni passate.