Il Consiglio dei Ministri ha oggi dato il via libera al decreto legislativo per la semplificazione fiscale, con una serie di conseguenze normative sul fisco. Il governo ha deciso per un allungamento della rateizzazione del pagamento delle pendenze fiscali e il costo per le casse dello Stato sarà di 2 miliardi di euro: questi soldi vengono dal “fondo taglia tasse” che servirà poi a prorogare il taglio delle aliquote Irpef. Il Cdm proseguirà anche nel progetto “Fisco amico”: i contribuenti potranno rateizzare i loro debiti con il Fisco e lo stesso governo rinuncerà a una parte consistente delle imposte non riscosse dall’Agenzia delle Entrate. Si tratta, in totale, di una somma altissima che supera gli 1.206 miliardi di euro, come certificato dalla Corte dei Conti.
La novità più importante stabilita dal Cdm, come riferisce il Corriere, riguarda l’introduzione di una norma per evitare che le tasse più difficilmente riscuotibili, dunque quelle dovute da soggetti falliti o nullatenenti, si accumulino. Per questo l’Agenzia delle entrate potrà tentare di riscuotere questi crediti, accumulati tra il 2000 e il 2024, solamente per cinque anni: al termine di questi, se ogni tentativo sarà stato vano, la cartella verrà restituita a chi l’ha emessa che proverà da solo a incassare il dovuto.
Fisco, rateizzazione delle tasse e non solo: le novità
Un’altra novità dal Consiglio dei Ministri riguarda la restituzione ai Comuni delle multe e gli accertamenti di Imu e Tari non riscossi: le amministrazioni potranno provare a cedere questi crediti a investitori privati “qualificati” scelti con “gara a evidenza pubblica” in cambio di un corrispettivo mentre i privati procederanno alla cartolarizzazione. Riguardo la rateizzazione delle tasse, dal 2025 per i debiti fino a 120 mila euro si potrà avere una dilazione in 85 rate mensili, che aumentano così dalle 72 attuali: queste arriveranno a 108 nel 2017. Dunque, gli italiani potranno pagare con molta calma. Se il contribuente è in “temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria”, l’Agenzia delle entrate-riscossione potrà concedere la ripartizione pagamento delle somme iscritte a ruolo, come spiega il Correre.
Introdotta dal Consiglio dei Ministri anche la profilazione del rischio di ogni azienda in base a vari fattori come il settore, le certificazioni di qualità e le dimensioni: chi supera il controllo riceverà una moratoria di 10 mesi su ogni possibile verifica. Zangrillo, ministro della Pubblica Amministrazione, sottolinea: “Dalla logica sanzionatoria si passa alla prevenzione degli illeciti sulla base di una fiducia reciproca che incentiva i comportamenti virtuosi in un’ottica di premialità. Un vero e proprio cambio di paradigma, che non aumenta né riduce i controlli, ma li ottimizza, rendendoli più efficaci grazie a un migliore utilizzo delle risorse a disposizione delle amministrazioni“.