Il Consiglio dei Ministri, in materia di Fisco, ha approvato in via preliminare un decreto legislativo per introdurre il «concordato preventivo biennale» e per razionalizzare le norme sull’accertamento tributario. È dunque un nuovo decreto di attuazione della legge che delega il governo a riformare il Fisco. Dopo il parere delle Commissioni di Camera e Senato, il provvedimento tornerà ora in Consiglio dei ministri. Il concordato biennale è la nuova procedura per la definizione dell’imponibile e di conseguenza per il pagamento delle imposte dei contribuenti di minori dimensioni, cioè quelli interessanti all’applicazione degli Isa, indici sintetici di affidabilità.



Come spiega il Corriere della Sera, l’agenzia delle entrate proporre così al contribuente la definizione biennale del reddito ai fini Irpef e Irap. Se questo accetterà, saprà il anticipo quanto dovrà pagare nei successivi due anni e non subirà accertamenti dal Fisco. Chi invece non accetterà, sarà soggetto ai controlli del Fisco. Chi aderirà al nuovo regime, inoltre, godrà anche di termini maggiori per versare acconto e saldo.



Come funzionerà il concordato preventivo biennale

Il governo vorrebbe che il concordato preventivo biennale venisse applicato dal prossimo anno. Entro l’aprile 2024, infatti, l’Agenzia delle Entrate dovrebbe mettere sul tavolo la proposta biennale che potrà essere accettata entro luglio 2023. Tutti gli atti, compresi gli avvisi e le comunicazioni, potranno essere inviati con posta elettronica certificata. Appena il gestore comunicherà la consegna della Pec, la notifica si intende perfezionata.

L’amministrazione fiscale avrà 8 anni per recuperare tasse, contributi e agevolazioni indebitamente percepite, spiega il Corriere della Sera. Il concordato preventivo coinvolgerà 2,4 milioni di autonomi e Pmi soggetti a Isa. Secondo le stime, riguarderà il 53% delle persone fisiche, il 28% di società di capitali ed Enti e il 19% di società di persone. Nel caso in cui sorgessero degli inadempimenti fiscali, il titolare di P.IVA, potrà ottenere una riduzione della sanzione al 50%.