L’agenzia Fitch ha comunicato di aver effettuato un downgrade per del rating degli Stati Uniti, passando da AA+ a AAA, con un outlook stabile. Come si legge sul sito dell’agenzia di stampa italiana Ansa, la decisione ha riportato alla mente quanto accaduto nel 2011, con il downgrade giudicato choc di Standard & Poor, durante un braccio di ferro per l’aumento del tetto del debito. Alla luce del recente taglio di Fitch, Moody’s è risultata così essere l’unica agenzia che al momento assegna ancora la Tripla A agli Stati Uniti, e scelta che è stata criticata a cominciare da Janet Yellen, nota economista e politica, attuale segretaria del Tesoro, che ha parlato di decisione “arbitraria” e “obsoleta”, in quanto basata su informazioni che secondo la stessa sarebbero datate. Fitch ha spiegato, comunicando il downgrade: “Riflette l’atteso deterioramento di bilancio nei prossimi tre anni”, specificando come i “ripetuti” scontri sul tetto del debito e le “soluzioni dell’ultimo minuto” raggiunte “hanno eroso” nel corso degli anni “la fiducia nella gestione di bilancio”.



Inoltre, sempre stando all’agenzia, al governo mancherebbe una chiara strategia fiscale di medio termine, prevedendo una recessione americana nel quarto trimestre di quest’anno ma anche il primo del 2024. Per quanto riguarda il Prodotto Interno Lordo Fitch stima che quest’anno crescerà dell’1.2 per cento e numero in rallentamento rispetto al 2.1 per cento del 2022, mentre nel 2024 dovrebbe fermarsi allo 0.5 per cento.



FITCH TAGLIA RATING USA: CRESCE ANCHE IL DEBITO PUBBLICO

Infine, in merito ai tassi di interesse della Fed, l’agenzia prevede un nuovo aumento dopo quello di 25 punti base ufficializzato negli scorsi giorni. L’agenzia di stampa italiana riporta anche la previsione del debito degli Stati Uniti pari al 112.9 per cento del prodotto interno lordo nel 2023, al di sopra dei livelli pre pandemia di covid nonché della media del 39.3 per cento dei Paesi classificati con rating AAA. Fitch prevede che “Nel prossimo decennio gli elevati tassi di interesse e l’aumento del debito peseranno”.

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