Una nuova flat tax potrebbe arrivare nella prossima Manovra di Bilancio del 2025. Questa volta l’agevolazione potrebbe riguardare coloro che svolgono degli straordinari (con una platea di beneficiari più estesa).
L’incentivo è mirato ad aumentare la produttività sul lavoro. Si tratterebbe di una nuova forma agevolativa che diversifica i beneficiari attuali (con forme di reddito specifiche e aliquote forfettarie ma sempre limitate).
Nuova Flat tax per chi fa straordinari: le ipotesi
La nuova flat tax a cui starebbe pensando il Governo riguarda i lavoratori che fanno straordinari. L’idea sarebbe di rendere più allettante e premiante la “maggior produttività” sul lavoro, concedendola a chi lavora più ore rispetto a quelle ordinarie.
La proposta sarebbe simile alla flat tax già attuata per i medici e nel settore turistico, e si presuppone che la percentuale agevolativa sia al 15%. Non è ancora chiaro se vi saranno o meno dei tetti massimi da rispettare, ma è quasi certo che la misura potrebbe essere “unica per tutti”.
Al momento i sistemi fiscali in vigore mirano a ridurre il pressing. L’attuale flat tax è estesa al regime forfettario (fino all’85% dei ricavi); sulla cedolare secca degli affitti; sui premi di produzione e sul concordato preventivo biennale.
Flat tax per i nuovi Paperoni e pensionati esteri
Se la tassa piatta per il lavoro straordinario è ancora in dubbio, lo stesso non si può dire per i cosiddetti Paperoni: ovvero gli stranieri che godono di un alto reddito ma che decidono di trasferirsi in Italia.
Per loro è prevista una tassa più piatta che ammonta a 100.000€ o 200.000€ da applicare ai redditi prodotti all’estero (evitando così la tassazione ordinaria). La soluzione è ideale per le persone con redditi milionari che decidono di trasferirsi in Italia.
Nell’attesa che vengano ampliate le soluzioni per flat tax, l’attuale riforma Irpef è stata rimodulata con l’accorpamento dei primi due scaglioni sui redditi medio bassi.