Flat tax incrementale: proposta anche per i dipendenti

La flat tax, cavallo di battaglia durante la campagna elettorale da parte della coalizione di centrodestra, sembra essere sempre più definita e pronta ad entrare in vigore. Si sta, in realtà, ancora studiando la sua applicazione, ma in queste ultime ore se ne parla sempre di più dopo alcune dichiarazioni di Giorgia Meloni, che suppone una tassazione fissa del 15% alla quale affiancare una flat tax incrementale che potrebbe essere applicata anche ai dipendenti.



Oltre alla flat tax incrementale, la Legge di Bilancio che sta essendo discussa in questo periodo e che dovrebbe essere approvata a breve, prevederà anche l’aumento del tetto di esenzione per le partite ive, dai 65mila euro attuali, ad 85 mila. Invece, parlando di flat tax incrementale, che dovrebbe entrare in vigore per autonomi, partite ive e dipendenti, ad esclusione solamente delle partite ive in regime forfettario, invece andrà a gravare solamente sull’aumento del reddito registrato dal soggetto nel 2022, rispetto al maggiore dei redditi dichiarati nel 2019, 2020 e 2021. In altre parole, la tassazione del 15% sarà applicata solamente sulla differenza tra il reddito del 2022 e quello maggiore dichiarato nei tre anni precedenti.



Flat tax incrementale per i dipendenti: la simulazione

Ora, sentendo parlare di flax tax incrementale, per dipendenti, partite ive ed autonomi, sorge spontanea la domanda sull’effettivo “guadagno” che si otterrebbe. A rispondere a questa domanda ci pensa una simulazione svolta da Leonizio Rizzo e Riccardo Secomandi per LaVoce.info. I due studiosi sono partiti prendendo in considerazione un dipendente della Pubblica Amministrazione, i cui dati contribuitivi sono facilmente reperibili sul sito dell’ISTAT.

Dalle analisi svolte da Rizzo e Secomandi sulla flat tax incrementale, per il dirigente della PA si è supposto un reddito nel 2021 di 69 mila euro, mentre per un dipendente di 28 mila. In base alla media storica degli ultimi 3 anni, i due ricercatori hanno supposto un incremento reddituale di 1.250 euro per il dirigente e di 100 euro per il dipendente. Ora, calcolando l’imposta fissa al 15% sull’incremento di reddito presunto, il dirigente dovrebbe pagare complessivamente 21.008 euro di irpef, che per il dipendente sarebbe di 4.734. confrontando questi riusltati con l’attuale tassazione, il risparmio annuale con la flat tax incrementale al 15% sarebbe si 350 euro per il dirigente e di 20 euro per il dipendente, che in termini percentuali rappresenta lo 0,5% nel primo caso e lo 0,07% nel secondo.