Flavio Briatore è un fiume in piena a Cartabianca. Il noto imprenditore ha criticato aspramente governo, Unione europea e non solo nel corso del suo lungo intervento, esordendo così sul caos viaggi all’estero: «Noi in Italia abbiamo gli alberghi vuoti, ma se la gente ha la possibilità di andare via, va via. Noi siamo specialisti nel farci male».
Flavio Briatore è poi tornato su quanto accaduto la scorsa estate a livello di contagi: «Questa estate in Italia non ci sono stati focolai, non è vero. Le cifre sono sbagliate: ad agosto zero morti e 800 contagiati in Sardegna. La Sardegna era Covid-free a luglio, poi ad agosto 800 contagiati su 2,5 milioni di persone. Da ottobre in avanti i morti sono saliti a 4-500 persone con la riapertura delle scuole».
FLAVIO BRIATORE: “L’ITALIA RISCHIA UNA GUERRA CIVILE”
Nel corso dell’intervista, Flavio Briatore ha acceso i riflettori sui rischi di scontri sociali: «Noi a forza di cazzeggiare, rischiamo una guerra civile: la gente non ne può. Il problema è che già un anno fa si sapeva che i vecchi morivano, dopo un anno continuiamo e non vacciniamo fragili e anziani. Ci vuole coraggio, questi qui dell’Ema non possono dire una cosa un giorno e un’altra un altro giorno. In Inghilterra ci sono 25 milioni di vaccinati con una dose e 10 milioni con due dosi, morti zero. Noi avremo un problema civile in Italia, la gente non ne può più: è un anno che non arrivano soldi, i soldi che sono arrivati sono delle elemosine. Chi non è stipendiato dallo Stato è alla rovina». «La situazione è difficile, ma ci vuole del buonsenso. Noi abbiamo fatto il pieno di professori, di politici… L’80% restano lì perché non hanno un altro lavoro. Nel Cts abbiamo gente che ha sbagliato dall’inizio della pandemia. Mettiamo della gente pratica e che sa lavorare, non questa banda di incapaci», ha aggiunto Flavio Briatore, che ha poi parlato delle contrattazioni per i vaccini anti-Covid: «Chi ha negoziato i vaccini per l’Europa lo ha fatto malissimo. Dal prezzo alle consegne. Gente che non ha negoziato nulla si è trovata a negoziare sulla salute delle persone. Abbiamo mandato dei professori allo sbaraglio».