Flavio Briatore al centro delle contestazioni per i prezzi della “Crazy Pizza”: come si piazza in classifica
Flavio Briatore è da tempo al centro dell’attenzione mediatica per il suo progetto di riqualificazione di Via Veneto, una via di Roma trovatasi di punto in bianco abbandonata a se stessa dopo essere stata un punto di incontro extra-lusso per celebrities e paparazzi. L’idea dell’ex consorte di Elisabetta Gregoraci è stata quella di aprire la pizzeria chic Crazy Pizza in Via Veneto, ma ben presto si è sollevata una polemica sui prezzi della pizza made in Roma e offerta dal progetto Briatore, in quanto considerati “molto alti” e quindi non accessibili a tutti.
Sul menù di Briatore i prezzi delle pizze oscillano dai 13 euro per una rossa ai 60 euro per una pizza Pata Negra, come ripreso da Today.it. Rispetto alla contestazione generale, Briatore ha replicato dal suo canto: “La polemica nasce solo perché c’è qualcuno che fa qualcosa di nuovo e ha successo. Siamo già prenotati fino a fine giugno. E’ la risposta del cliente che ci interessa. Tutto il resto è aria fritta”. E, inoltre, Briatore non ha fatto mistero che la sua pizza sia fatta con ingredienti di un alto valore nutrizionale e che pertanto i suoi prezzi sono “assolutamente normali”. ” Credo che la pizza Margherita costi 14-15 euro. Idem una serie di insalate”, ha aggiunto. Del resto “nessun cliente si è mai lamentato, perché il costo è in proporzione al servizio, alla qualità, all’energia che c’è nel locale e al modo in cui il cliente viene trattato. Abbiamo avuto solo complimenti e tutti reputano che la pizza sia la migliore che abbiano mai mangiato, perché è una pizza senza lievito, perché i prodotti utilizzati sono i migliori che possiamo trovare in Italia”. E quindi l’imprenditore infuoca così la polemica, rispedendo al mittente la palla avvelenata delle contestazioni: “Noi mettiamo i migliori ingredienti sul mercato, gli altri come la vendono a quattro o cinque euro? Che ci mettono dentro? Devono pagare fornitore, l’iva, pagare tasse. O vendi 50 mila pizze al giorno o non capisco”. Una replica che ha acceso la rivolta dei sedicenti pizzaioli della vera pizza, e quindi i pizzaioli napoletani, rispetto al principio per cui nessuno può osare dubitare la qualità della pizza made in Napoli anche se costa solo 4 o 5 euro.
E, aldilà della polemica accesasi tra le due parti, la “Crazy Pizza” di Flavio Briatore non è stata inserita nella “50 Top Pizza Italia”, ovvero la classifica delle migliori pizze made in Italy. La classifica in questione vede primeggiare “I Masanielli”, ovvero una pizzeria di Caserta, dove la pizza è offerta ai clienti alla modica cifra di 6 euro. E una domanda sorge ora spontanea: che reazione avrà avuto Flavio Briatore?
La replica di Flavio Briatore alla “50 Top Pizza Italia”
Incalzato sul suo mancato piazzamento tra le prime 50 pizze italiane dall’Adnkronos, quindi, Flavio Briatore ha tenuto a difendere la sua posizione, rivendicando in un certo senso il suo merito di aver riqualificato Via Veneto di Roma, dando vita ad una nuova attività imprenditoriale che potesse rilanciare la “Dolce Vita” made in Italy: «La migliore pizza di Italia costa 6 euro? Mi fa piacere ma noi giochiamo in un altro campionato. Io non ho pizzerie con i tovagliolini di carta ma ho ristoranti di lusso». L’imprenditore, poi, rincara la dose dichiarando che il mancato piazzamento nella classifica sia dovuto alla qualità del servizio che eroga, che non è equiparabile a quello di una comune “pizzeria”, per poi vantare il merito della sua specialità culinaria della pizza Pata Negra, che è senza lievito: «Se mi avessero incluso nella categoria “pizzerie” sarei molto inca… Mi sarei fatto depennare. Noi non c’entriamo niente con le pizzerie, noi siamo “Crazy Pizza”, l’unico brand italiano di pizza conosciuto nel mondo. Le pizzerie sono quelle che si vedono in giro, ad esempio a Napoli. Noi siamo tutt’altra cosa. Il nostro è un ristorante, abbiamo dei locali unici, molto di lusso ed esclusivi. Nei nostri locali c’è energia, c’è lo show dei camerieri e dei pizzaioli e poi c’è anche la pizza che forse è la migliore d’Italia perché non ha lievito e quindi non ti fa gonfiare».