Fra i tanti ospiti della serata di ieri di Zona Bianca, consueta trasmissione in diretta televisiva su Rete 4 condotta da Giuseppe Brindisi, anche Flavio Briatore. Il noto imprenditore piemontese ha affrontato come sempre moltissimi argomenti, e oltre a quelli economici e politici si è soffermato anche sulla scuola e sulla necessità della meritocrazia. Il governo Meloni, da quando è entrato in carico, ha sempre posto l’accento sul merito, decidendo anche di cambiare il ministero preposto, e ciò ha scatenato un vero e proprio dibattito.



“La scuola deve insegnare la meritocrazia”, dice senza troppi giri di parole Flavio Briatore che poi si sofferma anche sull’ipotesi di eliminare il 4 in pagella, ritenuto troppo punitivo e non educativo: “Non sarei contento se mio figlio prendesse 4 ma penso che la scuola è meritocrazia, la scuola deve invogliare il ragazzo a prendere voti superiori al 4, non capisco… ogni giorno tiriamo fuori discussioni che non servono a niente – ha proseguito – io non cambierei nulla. Il bimbo deve avere un senso di meritocrazia all’interno della scuola poi non cambia niente se metti il 4 o il 5…”.



FLAVIO BRIATORE: “LA GIOVENTU’ E’ CAMBIATA”

Briatore ha poi portato l’esempio del figlio: “Una prof di italiano voleva far studiare Pirandello alla scuola di mio figlio, le ho detto guardi che l’italiano è la terza lingua (Nathan Flaco, figlio di Briatore, frequenta la scuola internazionale a Montecarlo dove l’italiano è la terza lingua dopo inglese e francese, ndr), c’è tempo per Pirandello”.

Flavio Briatore ha poi ribadito la sua idea secondo cui i giovani di oggi non sono più propensi al lavoro come quelli di alcune generazioni fa, puntando ancora una volta il dito contro il reddito di cittadinanza: “La gioventù è cambiata, non ha più voglia di lavorare, vogliono avere più tempo libero. Non so dove prendano i soldi. Sicuramente senza reddito di cittadinanza per sopravvivere saranno costretti a lavorare”. Quindi ha chiosato: “Bisogna abolire la burocrazia, altrimenti gli imprenditori non investono e vengono in Italia solo per le vacanze”.