Flavio Briatore: in mare aperto salva barca migranti

L’imprenditore Flavio Briatore è ancora sotto shock per l’esperienza vissuta nelle passate ore e che ha raccontato a Paola Bulbarelli per Verità & Affari. “L’altra notte abbiamo ricevuto una richiesta dalla Capitaneria di Crotone”, ha spiegato. A 7-8 miglia da loro c’era una imbarcazione, forse uno yacht, che chiedeva aiuto, ma giunto sul posto Briatore avrebbe trovato una piccola barca a vela piena di migranti, “almeno un centinaio di persone”, dice. “Nemmeno gli animali dell’Ottocento erano trattati così”. Briatore ha quindi raccontato una situazione al limite: “Non avevano spazio, uno attaccato all’altro”. Il mare, inoltre, era tutt’altro che tranquillo tanto da descrivere la situazione come disastrosa”.



Secondo Flavio Briatore, inoltre, l’imbarcazione sarebbe stata messa in acque italiane da altre imbarcazioni: “Significa che li hanno portati con dei gommoni, li hanno messi sulla barca a vela, hanno inserito il pilota automatico bloccandolo, data una radio in mano in modo da poter chiamare i soccorsi e li hanno abbandonati”, ha spiegato l’imprenditore ancora sconvolto. Il capitano della barca, secondo quanto riferito dai migranti, sarebbe scappato. Briatore sarebbe rimasto lì fino all’arrivo della Capitaneria descrivendo una scena surreale: “la gente urlava disperata, c’erano bambini, e noi cercavamo di calmarli dicendo che la motovedetta stava arrivando”. Le condizioni sfavorevoli del mare avrebbero reso ancora più difficili le operazioni di salvataggio dei migranti (iraniani, egiziani e turchi).



Flavio Briatore e l’emergenza migranti: come andrebbe affrontata

Sebbene sia abituato ad andare in mare, per Flavio Briatore questa è stata la prima esperienza simile che lui stesso ha descritto come “uno spettacolo indescrivibile”. A detta dell’imprenditore sarebbe opportuno fermare sin dal principio questa situazione: “Questi maledetti scafisti bisogna bloccarli alla fonte, non puoi lasciarli partire, è un continuo massacro in quelle condizioni. Non lo auguro a nessuno di fare un viaggio del genere. Si deve pensare a un vero blocco navale, un blocco a casa loro prima che arrivino in acque territoriali italiane”.



Per Flavio Briatore la soluzione sarebbe quella di investire in Africa per consentire a queste persone di trovare un lavoro nei loro territori, mentre ha riservato critiche all’Europa in grado solo di parole e non di fatti. “Io in Africa sono da 30 anni e do lavoro a più di mille persone”, ha aggiunto, precisando che il 90% sono locali ai quali “facciamo scuola alberghiera e addestramento per insegnare un lavoro”. A suo dire occorre intervenire con decisione nell’ambito dei centri di accoglienza: “Bisogna affondare le barche prima che partano”, ha tuonato, “Speculatori che speculano sulla vita delle persone”. Infine Flavio Briatore ha mosso una critica nei confronti del mondo politico: “L’attuale ministra non se ne è mai occupata, lei dovrebbe salire sulle barche per vedere cosa succede, rendersi conto di quel che accade e solo in quel caso cambierebbe idea sull’accoglienza”.