Flavio Briatore
non usa mezzi termini: il Governo giallorosso fa solo danni. Intervistato dall’Huffington Post, l’imprenditore si è scagliato contro l’esecutivo guidato dal premier Giuseppe Conte, reo di sparare decreti che non servono a niente e di creare confusione. L’ex team manager di Benetton e Renault ha fatto il punto della situazione sull’imprenditoria e sul turismo, il suo è un giudizio a dir poco netto: «Loro (le forze di Governo, ndr) non pensano a quello che succede al Paese, se possono allungano le misure fino al 31 luglio del 2030, così rimangono al governo a oltranza. Intanto le città sono vuote, i ristoranti incassano anche il 60 per cento in meno, con gli affitti però ai livelli di prima». Briatore ha poi accusato gli esponenti dell’esecutivo di non voler ascoltare chi è del mestiere «perché sono di un’arroganza e di un’ignoranza top», ritrovandosi ad agire senza pensare alle conseguenze.
FLAVIO BRIATORE: “GOVERNO FA SOLO DANNI, CI VORREBBE LA TROIKA”
«Abbiamo un Governo anti imprenditore, anti agevolazioni per i lavoratori, anti turismo»
, l’affondo di Flavio Briatore, che non vede alcun tipo di rilancio all’orizzonte per l’industria turistica. E non c’è confronto tra l’Italia e gli altri Paesi: «Noi abbiamo riaperto tutti i locali e abbiamo avuto aiuti dai Governi se li chiedevamo. In Inghilterra, a Montecarlo come in altre Nazioni, sai esattamente cosa puoi e non puoi fare. In Italia non sai mai cosa è nero, cosa è bianco e cosa è rosa. Servirebbe una bella Troika». Per Flavio Briatore è assolutamente necessario un Governo capace ed in grado di gestire la situazione, senza dimenticare l’inconsistenza di provvedimenti destinati ai giovani: «Questo Governo si è mosso come se i giovani non esistessero: non sono stati mai calcolati. Perché non hanno fatto una riunione con venti o trenta giovani? In ogni caso, se a un giovane non dai la possibilità di divertirsi, lui la trova, ad esempio facendo le feste con dj a casa. Si sarebbero dovute aprire le discoteche con meno capienza, altrimenti i ragazzi si vanno a ubriacare nelle spiagge, senza alcun controllo».