Il vice presidente esecutivo della compagnia ferroviaria Italo, Flavio Cattaneo, è stato ospite ieri sera negli studi del programma di La7, DiMartedì, per parlare della crisi energetica in corso. Parlando del prezzo del Gas, il noto imprenditore ha cercato di fare un po’ di chiarezza: “Come le dicevo prima – le sue parole parlando con Giovanni Floris in diretta tv sul settimo canale – anche se lei produce energia elettrica rinnovabile, oggi il prezzo che viene trattato sul mercato, viene fatto sul costo del gas. Perchè costa tanto il gas? Perchè costava meno al tempo, oggi costa tanto di più essenzialmente perchè il mercato sconta una carenza legata alla guerra, il punto è la guerra? Bhe certo”.
“Abbiamo ridotto il gas che viene dalla Russia – ha proseguito Flavio Cattaneo – e oggi siamo esportatori, ma abbiamo di fronte l’inverno e non è detto che vi sia una riduzione ulteriore di gas russo e questo può portare ad uno choc, una mancanza di gas, e per questo vengono fatti tutti gli scenari di emergenza”. Ma quali potrebbero essere gli scenari prevedibili? “Se si riduce oltremodo il gas fino a che non si riesce a soddisfare la domanda – ha proseguito Flavio Cattaneo – bisogna incominciare a pensare che bisognerà consumare meno e ci sono vari tipi di razionamento, fino ad arrivare ai distacchi programmati che si chiamano pes: la gente avrà a casa un’energia più debole, non so se vi ricordate negli anni ’60 e ’70 quando la gente aveva in casa le luci più flebili”.
FLAVIO CATTANEO: “IN CASO DI EMERGENZA SI SALVAGUARDANO…”
Ma non finisce qui: “Oppure potrebbero verificarsi dei distacchi – ha aggiunto Cattaneo – e quello è l’ultimo punto dove si arriva, c’è l’energia in determinate ore e in altre non c’è. Questo è un elemento al limite – chiarisce subito Flavio Cattaneo – ma che comunque si prevede nei piani: il Paese deve andare avanti, si salvaguardano funzioni sociali, sanitarie e industriali e vengono meno altre”.
“Sicuramente – ha concluso il manager di Italo – in un ipotetico sistema del genere ci potrebbe essere una situazione di questo tipo. Potrebbe accadere quando c’è maggior freddo e quando gli stoccaggi non sono sufficienti a coprire le esigenze, o si pensa che lo stoccaggio non sia sufficiente. Lo stoccaggio disponibile – ha precisato Cattaneo – non è tutto effettivamente disponibile, una parte di questo stoccaggio non è utilizzabile perchè serve a spingere il resto dei gas nei tubi”.