Flavio Insinna è uno dei giurati de Il cantante mascherato, lo show del venerdì sera condotto da Milly Carlucci su Rai1. Il conduttore di “L’Eredità” per il secondo anno consecutivo siede nella giuria del popolare programma accanto a Francesco Facchinetti, Patty Pravo e le due new entry Caterina Balivo e Costantino della Gherardesca. Si tratta di un nuovo impegno per il conduttore che in questi giorni è stato protagonista di un momento molto emozionante negli studi di L’Eredità. Insinna, infatti, ha interrotto il game show che conduce tutte le sere su Rai1 per leggere e condividere con i telespettatori una lettera. Si tratta di una lettera invita alla redazione da un detenuto che ha scritto: “ti ringrazio per la compagnia serale che mi fai tutti i giorni con L’Eredità, ti seguo dal carcere e il tuo programma mi fa imparare tante cose”.



Il conduttore ha così voluto risponderlo in diretta: “la mia trasmissione ti fa imparare cose e ti istruisce? Io credo, anzi sono fermamente convinto che ricominciare a studiare, leggere e imparare anche grazie ad un gioco come questo possa essere un’occasione per ripartire”. Non solo, Insinna ha aggiunto che “si può sempre ripartire ed avere una vita più bella di prima”.



Flavio Insinna: “La vita? Siamo tutti uguali”

Flavio Insinna da anni è diventato oramai il padrone di casa de “L’Eredità”, il game show portato al successo prima da Fabrizio Frizzi e poi da Carlo Conti. Il conduttore non ha mai nascosto tutta la sua stima e il grande affetto per entrambi, ma dalle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni ha voluto raccontare come Carlo Conti l’abbia accolto la prima volta. “Lui mi ha accolto così: ‘Flavio, mettiti nel camerino 8, quello accanto al mio. Qualunque dubbio, mi bussi e ne parliamo’. E così è stato” ha raccontato Insinna che ha rivelato – “quando vado in studio e faccio come mi ha detto lui, vedo che funziona. Lui scoccia quando lo dico, ma io lo ribadisco: Carlo è un maestro”. Non solo, ospite del programma “I Magnifici 7” in onda su Tv2000, Insinna ha parlato anche del padre rivelando: “cosa non mi perdono? Quando ho detto a mio padre che non avrei fatto il medico o l’avvocato si è chiuso nel suo studio a piangere per due anni. Non mi perdonerò mai di aver studiato meno di quello che avrei dovuto. Non parlo di una laurea da esibire. Parlo dello studio come nell’insegnamento di Gianni Rodari quando dice ‘studiate per non essere schiavi’. Sto cercando di recuperare ma il tempo fugge. Avrei dovuto studiare di più”.



Infine il conduttore ha parlato anche della vita dicendo: “siamo tutti uguali. È un mondo rovesciato, si dovrebbe vivere sulla terra come si vive sotto l’acqua. Si scende come minimo in coppia e ci si aiuta continuamente. Abbiamo due tubi, se finisce l’aria io la do a te e tu a me. Ma non mi chiedi gli interessi”.