Ma soffermiamoci un attimo a parlare del “capo dei giudici” de Il cantante mascherato Flavio Insinna. Innanzitutto Flavio questo “titolo nobiliare” se l’è davvero “guadagnato” da solo e non per nepotismo perché, al termine della prima puntata del talent show, è stato il primo e quasi unico giudice ad individuare ed indovinare correttamente ed in anteprima l’identità dell’ “Unicorno” affermando che fosse Orietta Berti ancor prima che lei si togliesse il simpatico costume da unicorno. Questo meritato “titolo” è sancito da una vera e propria “incoronazione” con l’apposizione di una simpatica corona da parte della “regina del programma” Milly, sulla testa di Flavio. Forte della sua coinvolgente allegria “romanaccia” il conduttore dell’Eredità è protagonista quasi nell’immediato di un allegro aneddoto. Dopo l’incoronazione infatti richiama l’attenzione del pubblico con queste parole: “Mia mamma mi ha mandato un messaggio per dirmi che si vede l’etichetta del prezzo sulla corona” mostrando sia il cellulare sia effettivamente l’etichetta del prezzo della corona e provocando una genuina risata generale.



Flavio Insinna, Il cantante mascherato: una voglia incessante

Ma Flavio Insinna, giudice de Il cantante mascherato, non ferma la sua incessante voglia di “svelare” chi c’è sotto le maschere dei cantanti mascherati e vaglia l’ipotesi che sotto il Pavone si nasconda Mietta, a scapito della tesi più fortemente tenuta dal web che sia in realtà Donatella Rettore. Ma non si è fermato qui, Flavio ha infati esternato apertamente i sui dubbi sull’identità del Leone affermando che con tutta probabilità questi potrebbe celare il grandissimo Al Bano. Poco dopo sui social ha comunque ritrattato la sicurezza della decisione sostenendo che Al Bano è un’opzione papabile, ma che potrebbe trattarsi anche di qualcuno di molto “simile” o “vicino” allo stile canoro e scenografico di Al Bano. Che forse Flavio sia venuto a conoscenza di qualche “soffiata”? Difficile a dirsi, ma comunaque non esterna nessuna indiscrezione reale perché, come ha affermato lo stesso Flavio alla stampa: “come diceva Pirandello, guai a chi non saprà portare la sua maschera!”.



Un viaggio teatrale

Flavio Insinna ha da poco intrapreso un interessante “viaggio teatrale” a Reggio Calabria grazie alla rappresentazione comica “La macchina della felicità – Ricreazione”. Come ha recentemente dichiarato in un’intervista a strill.it, per lui questo spettacolo rappresenta storie di vita reale, di una vita felice, la sua vita felice. Flavio si ritiene infatti una persona fortunata con un lavoro che lo appassiona ancora come fosse un gioco, quasi fosse un bambino. “La vita è condivisione” afferma perché Flavio è un conduttore con la testa sulle spalle e che comprende a fondo il vero valore delle cose e la grande fortuna che gli è capitata. Non ha senso tenere tutto il bene per sè stessi: è necessario condividere le gioie come si fa per i dolori. Così il suo ruolo da “giudice capo” lo svolge con estrema voglia e precisione, ma allo stesso tempo cerca di infondere nei telespettatori la “voglia” di continuare a vedere la trasmissione e non cambiare canale.

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