Questa sera Flavio Insinna ricopre un ruolo diverso da quello a cui è abituato a ricoprire in televisione: è stato scelto come giudice per Il Cantante Mascherato. Milly Carlucci sembra averci preso giusto, visto che il conduttore di Rai 1 è molto presente e sembra aver preso davvero sul serio il suo ruolo. Tra le gag con il pubblico e le battute sui suoi colleghi Patty Pravo, Ilenia Pastorelli, Guillermo Mariotto e Francesco Facchinetti. Il loro ruolo è quello di proporre dei nomi per ogni maschera che si esibisce sul palco. Per ora il feeling con gli altri giudici sembra essere molto positivo, nessun battibecco o incomprensione. Come aveva già dichiarato prima dell’inizio del talent, “Guai a chi non saprà portare la sua maschera!” ma lui è pronto a scoprire chi si nasconde dietro le otto figure scelte da Milly Carlucci. (agg. Chiara Greco)
Insinna: “La mia famiglia è il mio pubblico”
Flavio Insinna è uno dei giudici de “Il Cantante Mascherato“, il nuovo talent show in partenza da venerdì 10 gennaio 2020 e condotto da Milly Carlucci in prima serata su Raiuno. Una nuova avventura televisiva per il conduttore ed attore che siederà nella giuria accanto a Patty Pravo, Ilenia Pastorelli, Guillermo Mariotto e Francesco Facchinetti. Parlando proprio del ruolo di giudice che ricoprirà all’interno del talent show di Raiuno, Insinna ha rivelato alla stampa: “come diceva Pirandello, guai a chi non saprà portare la sua maschera!”. Il programma, infatti, vedrà otto concorrenti famosi mascherarsi con bizzarre maschere da scena cercando di non farsi riconoscere dalla giuria e dal pubblico televisivo.
Flavio Insinna: “La vita è condivisione”
Oltre all’impegno televisivo de “Il Cantante Mascherato”, Flavio Insinna continua con grande successo lo spettacolo “La macchina della felicità – Ricreazione” che recentemente ha portato in scena a Reggio Calabria dinanzi ad un pubblico entusiasta. Si tratta di uno spettacolo comico, ma al tempo stesso scandito da racconti e canzoni che coinvolgono il pubblico. Una rappresentazione liberamente ispirata all’omonimo romanzo scritto dal conduttore che poco prima dello show ha rilasciata un’intervista a strill.it rivelando cosa rappresenta per lui la felicità: “la mia famiglia e il mio pubblico. Negli anni, ho accumulato molti messaggi e a Roma ho un armadio con dentro tanti biglietti di persone che, all’inizio dello spettacolo, scrivono la propria idea di felicità e io ne prendo un po’ e li leggo a teatro”. Durante la sua lunghissima carriera, Insinna ha ricevuto tantissimi messaggi di affetto dei fan: “in alcuni prevale il sentimento di amore, di affetto per la famiglia e per le persone che ami. In un mondo così faticoso, difficile non possiamo non pensare alla felicità di chi è più sfortunato di noi. Io ho una vita e una carriera strafortunata e penso a chi ha meno di me: la felicità va condivisa. Se sei felice solo tu e gli altri accanto a te non lo sono è come se stai ad una festa, spegni le candeline, apri i regali, tu sei felice mentre gli altri stanno seduti annoiandosi a morte. La vita è condivisione”.
Flavio Insinna: “Sono un uomo fortunato”
E’ un Flavio Insinna sereno e felice quello che si è raccontato poco prima dello spettacolo “La macchina della felicità – Ricreazione”. Del resto la sua carriera dopo un periodo buio è ripresa alla grande ed oggi si gode il grandissimo successo tra cinema, teatro e tv. “Sono un uomo fortunato e spero di continuare a lavorare con la stessa passione, entusiasmo e voglia di fare sempre meglio, di avere la curiosità che, guarda caso, fa rima con felicità” – ha dichiarato il conduttore de L’Eredità che ha poi proseguito precisando – “se sei curioso delle persone con cui lavori, dei concorrenti con cui giochi, delle persone che vengono a vederti a teatro devi custodire questa curiosità. Non è un sogno ma una speranza. Continuare a giocare con la stessa voglia cercando di divertirmi soprattutto, di far divertire e non fare mai le cose meccanicamente. Questa è la mia sfida. Ho un mio diario di bordo e, man mano che cambiamo la città, scrivo ciò che è successo. E’ vita, è la mia vita”.