“Esiste una verità essenziale: ogni volta che qualcuno ti racconta la sua versione di una storia, devi domandarti sempre quale sarebbe la versione della controparte, se fosse lì”. Questo in sintesi il messaggio – un dogma per chi fa giornalismo – che ti rimane dopo aver visto Fleishmen a pezzi, l’intrigante miniserie disponibile su Disney+ e tratta dall’omonimo libro di Taffy Brodesser-Akner.



La storia riguarda la vita sentimentale di tre amici ebrei, Toby, Libby e Seth, cresciuti insieme a New York fino al college e poi per vari motivi separatisi ormai da diversi anni. Superati i quarant’anni, a provocare la loro “reunion” è la crisi matrimoniale in cui è precipitato Toby. Nonostante abbia cercato di assecondare gli obiettivi professionali della moglie Rachel, Toby soffre tutto dell’ambiente in cui lei lo ha costretto a vivere: una casa di lusso a Manhattan, i figli mandati in una scuola privata per ricchi, gli amici che pensano solo ai soldi e al successo.



Toby è rimasto un ragazzo semplice, dedica tutto il suo tempo al lavoro di epatologo, che svolge con scrupolo assoluto, sperando in una promozione. Poche settimane dopo il divorzio Rachel sparisce nel nulla, lasciando in piena notte i figli nella nuova casa dell’ex marito. Disperato per la nuova situazione di padre single, Toby ricontatta i vecchi amici cercando aiuto, riscoprendo così con Libby e Seth l’intesa felice degli anni giovanili, l’affinità culturale e la condivisione totale dell’idea di vita.

Piano piano Libby, che sembra avere alle spalle un matrimonio felice, anche se di fatto ha smesso di lavorare e di scrivere, ricostruisce le ragioni delle scelte compiute dai suoi vecchi amici, confrontandole con i suoi dubbi di mamma casalinga. In fondo tra lei e Toby c’è sempre stato qualcosa di più di una semplice amicizia, anche se entrambi hanno sempre fatto in modo che non fosse altro che una relazione speciale.



Però quando Libby scopre – quasi per caso – le motivazioni che hanno condotto Rachel a sparire per qualche settimana, le cose gli appaiono nella loro complessità. Ed è proprio Libby a concludere che proprio il suo essere giornalista l’avrebbe dovuto spingere a capire di più le ragioni di entrambe le parti in causa. Così deve concludere che “nella vita i cattivi non esistono, così come non esistono gli eroi. Siamo tutti fallibili, nessuno escluso”.

Fleishmen a pezzi è dunque una romantica commedia sentimentale – sullo sfondo di una New York come sempre fantastica e accattivante – su quella generazione di quarantenni che si trova a fare un primo bilancio della propria vita, a confrontare quelli che erano i desideri e le aspirazioni giovanili con i risultati effettivamente ottenuti. In primo luogo, sul piano degli obiettivi professionali, ma di conseguenza anche sulla solidità degli affetti e soprattutto sulla capacità di reggere il peso di una famiglia.

Il cast di attori e attrici di altissimo livello ha giustamente ricevuto ampi riconoscimenti dalla critica. A cominciare dal protagonista maschile Jesse Eisemberg (candidato all’Oscar per il ruolo di Mark Zuckerberg in The Social Network) straordinario interprete di Toby. Conferma assoluta per Claire Danes (la pluripremiata Carrie Mathison di Homeland) nei panni di Rachel. Ma la sorpresa riguarda l’altra protagonista femminile, l’attrice americana Lizzy Caplan (Masters of Sex) che interpreta Libby e che conduce il racconto anche come voce narrante.

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