Flora Canto, moglie di Enrico Brignano, racconta il loro rapporto con ironia e senza prendersi troppo sul serio. “In casa faccio ridere io, perché lui fa il comico di professione e io nella vita – scherza nel salotto de I Fatti Vostri, in onda su Rai 2 – I comici poi sono molto seriosi, si prendono molto sul serio. Io invece sdrammatizzo”. L’incontro “fatale” con il suo compagno di scena e poi di vita avvenuto “a un provino, avevo finito con Lino Banfi e un produttore mi disse che Brignano stava facendo i provini per cercare la moglie in scena. Io prendo le cose molto seriamente, a tal punto che me lo sono sposata”.
Flora Canto svela quindi di aver incontrato il futuro marito, Enrico Brignano, mentre “faceva i provini per Tutto suo padre, una tournée nazionale. Al provino mi tennero un’ora e un quarto, c’erano sei autori” e confessa che “prima di me le ragazze portavano Shakespeare, io portai la sessuologa di Anna Marchesini, feci questo monologo sul sesso che portò fortuna”. Abbandonando per un istante il tono ironico, Flora Canto ammette che “sperai che non mi prendesse, perché c’era qualcosa con lui che capivo poteva essere pericoloso. Poi facemmo un secondo provino, il callback: io e lui arrivammo in anticipo nonostante io non sia una persona mattiniera, così andammo a fare colazione assieme e questa cosa fu fatale”.
Flora Canto “Enrico Brignano? Più piagnone di me”
Flora Canto, ospite della trasmissione I Fatti Vostri su Rai Due, rivive in studio anche l’emozionante momento della proposta di matrimonio che Enrico Brignano le ha fatto davanti a un vastissimo pubblico. Un momento in cui la coppia si è concessa un lungo pianto di commozione. “Lui è un po’ più piagnone, un po’ più grande di me quindi magari le emozioni le vive più amplificate” ammette davanti a quel ricordo.
Per Flora Canto, l’incontro con la comicità e il mondo dello spettacolo, che è poi diventato la sua carriera e le ha anche permesso di incontrare suo marito, avviene prestissimo: “avevo 7 o 8 anni quando ho iniziato a fare canto” racconta, aggiungendo che “fin da piccola ero innamorata della comicità, pochi anni dopo iniziavo già a vedere i comici come Anna Marchesini, ero proprio appassionata di ironia”.