In Florida, lo stato americano più a Sud del continente, governato dal controverso repubblicano Ron DeSantis, ha votato recentemente una legge che prevede la pena di morte per gli stupratori pedofili, le cui vittime siano bambini al di sotto dei 12 anni. Da tempo il regolamento era in discussione, mentre ora è stato approvato sia dal Senato, con 34 voti favorevoli, che dalla Camera, con 95 voti, con l’entrata in vigore prevista per questa domenica. Secondo la CBS, però, è probabile che la nuova legge della Florida per la pena di morte contro gli stupratori pedofili susciterà delle opposizioni legali soprattutto in virtù di vecchi pronunciamenti della Corte Suprema che la vietarono in analoghi processi.
Florida: pena di morte prevista per gli stupratori pedofili
Insomma, di certo per ora c’è che il nuovo regolamento della Florida che disporrà la pena di morte per gli stupratori pedofili entrerà in vigore domenica. Secondo il disegno di legge votato in questi giorni, il provvedimento dovrebbe scattare solamente nel caso in cui la vittima abbia (o avesse nel momento del fatto) meno di 12 anni d’età. Similmente, il giudice potrebbe anche commutare la pena in un ergastolo nel caso in cui a processo meno di 8 giudici votassero a favore dell’esecuzione, ma solo nel caso in cui l’unanimità di loro abbia riconosciuto l’imputato come colpevole.
Parlando del provvedimento per disporre la pena di morte agli stupratori pedofili, il governatore della Florida Ron DeSantis lo scorso maggio nella contea di Brevard aveva affermato che era una misura utile “per la protezione dei bambini”, sottolineando come “sfortunatamente, nella nostra società, ci sono crimini sessuali atroci commessi contro i bambini di età inferiore ai 12 anni. Questi sono davvero il peggio del peggio e gli autori di questi crimini sono spesso delinquenti seriali“. Per ora non vi sarebbero stati ancora commenti eclatanti alla disposizione della pena di morte per gli stupratori pedofili in Florida, anche se la senatrice Rosalind Osgood, che ha votato contro, ha sottolineato le sue difficoltà nel prendere la decisione, che la pone davanti alla scelta di proteggere i bambini o andare contro la sua fede in Dio, il quale “può salvare chiunque”.