In Florida è stata bloccata l’applicazione di una nuova legge che vieta ai minori di assistere a spettacoli di drag queen. Ne dà notizia il portale statunitense Politico, il quale illustra come il giudice federale della Florida centrale Gregory Presnell abbia agito su richiesta della catena di ristoranti Hamburger Mary’s, Catena che appena il mese scorso ha citato in giudizio la Florida, sostenendo che la legge fosse eccessivamente ampia e vaga, e che avesse quindi un effetto di repressione del diritto alla libertà di parola sancito dal Primo Emendamento.



Presnell, che è stato nominato dall’ex presidente Bill Clinton, ha stabilito che, sebbene alcune persone possano trovare inappropriata la lettura di un libro per bambini da parte di una drag queen a un minore durante un’esibizione, ciò non costituisca necessariamente una performance oscena. Il giudice federale ha quindi sottolineato come le attuali leggi sull’oscenità “forniscano già al convenuto l’autorità necessaria per proteggere i bambini da esibizioni o spettacoli osceni costituzionalmente non protetti“. Una decisione che va decisamente controcorrente rispetto alla legislatura della Florida repubblicana, al punto che Jeremy Redfern, addetto stampa di DeSantis, ha dichiarato in un comunicato che l’amministrazione ritiene che “l’opinione del giudice sia assolutamente sbagliata e [siamo] ansiosi di prevalere in appello“.



Divieto per i minori di partecipare agli spettacoli drag queen: la decisione del giudice federale

La legislatura della Florida ha approvato in aprile una legge che impedisce ai minori di assistere a spettacoli di drag queen con esibizioni “oscene”. Il governatore Ron DeSantis, candidato alla presidenza, ha firmato la legge a metà maggio affermando che questi spettacoli di drag queen “sessualizzano” i bambini e spingendo per restrizioni più severe. Poi la decisione del giudice federale Gregory Presnell che bloccato di fatto l’applicazione di tale legge, sostenendo la catena Hamburger Mary’s che ospita spesso spettacoli di drag queen “per famiglie” in cui i bambini sono invitati a esibirsi.



L’azienda, fatti, sostiene che gli spettacoli di drag queen per famiglie, pur non essendo osceni, potrebbero essere vietati dalla nuova legge e per tale motivo ha cancellato alcuni eventi. Si è dunque scagliata contro il divieto previsto dalla legge appellandosi alla libertà di parola.