LA CORTE SUPREMA USA BOCCIA LA LEGGE DELLA FLORIDA CONTRO I BAMBINI NEGLI SHOW TRANS

Con un voto di 6 favorevoli contro 3 contrari, la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America ha bocciato la legge dello Stato repubblicano della Florida che puntava a vietare l’accesso di bambini negli show per adulti con drag queen. Il “Protection of Children Act” divenuto famoso negli Usa in questi ultimi mesi viene così affossato dai giudici supremi – pur con maggioranza repubblicana – causando un duro colpo ad una delle misure “simbolo” della lotta del Governatore Ron DeSantis contro la cultura “woke” e “LGBTQ+-friendly”.



Lo scorso giugno un giudice federale in Florida aveva bloccato la legge che puntava a punire quelle aziende che promuovevano consapevolmente bambini negli spettacoli di drag queen e trans dal vivo: «la legge rischia di violare il Primo Emendamento», scriveva il giudice federale della Florida centrale Gregory Presnell bloccando la legge di DeSantis, su ricorso della catena di ristoranti Hamburger Mary’s di Orlando (che propone spettacoli drag per famiglie). La sigla famosa in Usa nel ramo della ristorazione sosteneva che la legge della Florida fosse «eccessivamente ampia e vaga», e che avesse quindi un effetto di «repressione del diritto alla libertà di parola sancito dal Primo Emendamento».



“NON RIGUARDA IL PRIMO EMENDAMENTO”: ECCO PERCHÈ LA LEGGE DELLA FLORIDA NON È ANCORA DEL TUTTO BOCCIATA

Occorre ricordare come il Primo Emendamento della Costituzione americana prevede la libertà di religione, diritto e parola in tutti gli Stati Uniti: la Florida ha quindi richiesto una sospensione d’emergenza alla Corte Suprema Usa, che avrebbe consentito di far rispettare la legge, almeno temporaneamente mentre il caso veniva sottoposto a un ulteriore controllo giurisdizionale. I giudici nominati sul fronte conservatore – Samuel Alito, Neil Gorsuch e Clarence Thomas – hanno concordato con la richiesta della Florida, mentre il giudice nominato da Trump Brett Kavanaugh si è schierato con il resto della corte “dem”.



«La Florida ha recentemente promulgato una legge che rende un reato per un ristorante o un bar ammettere consapevolmente un bambino a uno ‘spettacolo dal vivo per adulti’, definito come uno spettacolo sessualmente esplicito che sarebbe osceno alla luce dell’età del bambino», si legge nella sentenza diffusa dal giudice Kavanaugh, sottolineano però che il rigetto della Corte «non indica nulla sul nostro punto di vista sulla violazione o meno della nuova legge della Florida dei diritti del Primo Emendamento». Il caso dunque resta di fatto ancora aperto in quanto, conclude il giudice supremo, «Una sentenza definitiva sul caso potrà arrivare solo una volta che la Corte d’Appello degli Stati Uniti esaminerà pienamente il caso nel merito delle affermazioni del Primo Emendamento avanzate dagli imputati». Un portavoce del Governatore repubblicano aveva reagito con durezza davanti alla legge bloccata la scorsa estate, spiegando come «Esporre i bambini ad attività sessualmente esplicite è un crimine in Florida, e tale azione viola gli standard di licenza del Dipartimento per la gestione di un’impresa e il possesso di una licenza per gli alcolici».