La perdita dei genitori rappresenta sempre un dolore importante, anche quando questo tragico evento si verifica quando si è ormai adulti proprio perché si avverte come la sensazione di avere staccato il cordone ombelicale con chi ci ha generato. Una sensazione che vissuto recentemente anche Roberto Baggio, che non ha nascosto il grande dolore provato in seguito alla scomparsa di suo papà Florindo, che ba avuto un ruolo fondamentale in tutta la sua carriera e non solo. Determinante è stato anche il sostegno di mamma Matilde, che è stata una vera roccia per la loro famiglia numerosa.



Chi ha avuto modo di conoscere l’ex calciatore da vicino ne ha sempre apprezzato l’umità, qualità che non è mai mancata nemmeno quando è diventato uno dei fuoriclasse più acclamati e che gli è stata trasmessa proprio da loro.

Florindo e Matilde Baggio: l’importanza dei genitori per Roberto

Giampietro Zuccon, il primo allenatore di Roberto Baggio quando militava nelle giovanili del Vicenza, aveva sottolineato quanto lui fosse educato con tutti, compagni compresi. “Roberto aveva 13 anni quando è venuto a giocare con noi – aveva raccontato a ‘Il Giornale di Vicenza’ -. Da subito si capiva che aveva una marcia in più. Ma la sua vera forza veniva dalla famiglia. Quando la mamma lo accompgnò al campo per il primo provino si dimostrò molto umile nonostante sapesse di avere in casa un campione e non avanzò nessuna pretesa”.



Papà Florindo è invece scomparso recentemente, nell’agosto 2020 a 89 anni ed è stato in quell’occasione che l’ex calciatore ha avuto parole dolcissime per lui: “A un certo punto della mia vita mio padre era diventato come un nemico – aveva detto in un incontro con la stampa in occasione della presentazione del film Netflix a lui dedicato, ‘Il Divin Codino’ -. Era sempre rigido, severo, ma alla fine è stato lui la base di un’educazione che mi ha imposto di non arrendermi mai, ma poi ci si accorge di loro quando non ci sono più. Era l’uomo più importante della mia vita“.