Dopo Ocse e politici di Sinistra, anche il Fmi sponsorizza la patrimoniale per l’Italia. Tasse più alte sui ricchi e sui redditi alti rappresenterebbero la via ideale per pagare i conti dell’emergenza economica innescata dalla pandemia da Covid-19. Per questo, spiega il Fmi, i Paesi – Italia compresa – dovrebbero considerare «un contributo temporaneo alla ripresa del Covid» per uscire dalla crisi.



Secondo quanto evidenziato dagli esperti dell’ente, la tassa patrimoniale fornirebbe un importante aiuto per ridurre le disuguaglianze. Ma non solo: «aumenterebbe la probabilità di una mobilità intergenerazionale», dato il fatto che sono i giovani quelli che stanno pagando il prezzo più alto di questa emergenza coronavirus.



Fmi: “Sì patrimoniale per l’Italia”

Oltre al “rilancio” della patrimoniale, il Fondo monetario internazionale nel suo Fiscal Monitor ha messo in risalto che è necessario puntare su una riforma della tassazione domestica e internazionale così da raccogliere le risorse necessarie «a migliorare l’accesso ai servizi di base, rafforzare le reti di sicurezza sociale e gli sforzi per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile». Riflettori accesi anche sulla vaccinazione anti-Covid, necessaria per mettere sotto controllo la pandemia e consentire il rafforzamento della crescita economica: questa infatti porterebbe oltre mille miliardi di dollari di entrate aggiuntive alle economie avanzate al 2025, consentendo risparmi maggiori sul fronte delle misure di sostegno. In buona sostanza, «le vaccinazioni contro il Covid-19 si pagherebbero da sole, fornendo un eccellente valore all’investimento di denaro pubblico».

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