Emergono dettagli inquietanti in merito al duplice omicidio di Torremaggiore (Foggia): l’assassino ha girato il video del delitto. Lo ha fatto col proprio cellulare, in una sorta di confessione. Il video, che è stato acquisito subito dai carabinieri, è diventato virale su WhatsApp, motivo per il quale il sindaco di Torremaggiore, Emilio Di Pumpo tramite la sua pagina Facebook ha lanciato un appello affinché si fermi la condivisione del filmato. “Ti avevo già perdonata una volta, ora li ho macellati io e devo continuare a farlo“, dice Taulant Malaj, panettiere 45enne di origine albanese. L’assassino mostra i cadaveri di Massimo De Santis, titolare dei bar Jolly, molto noti in città, e della figlia Gessica. Accanto al cadavere della 16enne piange disperata la moglie, salvata proprio dalla figlia che le ha fatto da scudo. “Cosa hai fatto?“, dice disperata la donna. Il marito le dice di stare zitta, poi la insulta pesantemente. “L’ho perdonata una volta con il primo, questo è il secondo. L’ho accoltellato io stesso, vedi? L’ho ammazzato“, dice nel video di cui non si conosce il destinatario.



Forse in riferimento al figlio di 5 anni, che era in casa al momento della strage, l’uomo urla: “Dove sta il ragazzo? Guardate li ho macellati io e devo continuare a farlo. Non è ancora arrivata la polizia“. Stando a quanto riportato da Repubblica, gli inquirenti ritengono che stesse cercando il figlio forse con l’intento di uccidere anche lui. Sul caso è intervenuto anche il vicepremier e ministro Matteo Salvini: “Una preghiera e un pensiero affettuoso per Gessica, morta a 16 anni per mano di quello che non si può definire padre ma solo spregevole delinquente. Per lui mi aspetto il massimo della pena“. (agg. di Silvana Palazzo)



FOGGIA, UCCIDE FIGLIA CHE FA DA SCUDO A MADRE E UN UOMO

Duplice omicidio nel Foggiano: un uomo ha ucciso un 51enne e la figlia 16enne che faceva da scudo alla madre. Un gesto provvidenziale, per il quale il bilancio delle vittime non è salito. La tragedia è avvenuta verso le due del mattino a Torremaggiore. Un panettiere albanese di 45 anni, Taulant Malaj, sarebbe entrato in casa, in via Togliatti, con l’intento di uccidere la moglie, Tefta, di 39 anni. Ma la figlia è intervenuta, cercando di fare da scudo per proteggere la mamma, quindi la ragazza, Gessica, è stata colpita da alcune coltellate. La ragazza è morta durante la corsa in ospedale, invece la moglie, casalinga, è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Foggia a causa delle ferite riportate. Si trova in uno stato di forte choc e non è ancora in grado di parlare con gli inquirenti.



L’altra vittima è Massimo De Santis, titolare di un bar molto noto a Torremaggiore. Inoltre, era il cognato della senatrice Gisella Naturale, eletta nella XVIII legislatura col Movimento 5 Stelle. Il panettiere ha ucciso il commerciante con lo stesso coltello da cucina per gelosia. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto hanno bloccato il 45enne che, stando a quanto ricostruito, vagava nella zona alla ricerca dell’altro figlio di 5 anni avuto con la stessa donna.

DUPLICE OMICIDIO A TORREMAGGIORE: INDAGINI IN CORSO

Dai primi accertamenti è emerso che il movente dell’omicidio sarebbe riconducibile ad una presunta relazione tra il 51enne ucciso, Massimo De Santis, e la moglie del presunto assassino. Stando a quanto riportato dall’Ansa, il commerciante è stato accoltellato con alcuni fendenti tra addome e gola sulle scale della palazzina in cui si trovava. Il suo cadavere è stato trovato riverso in una pozza di sangue. A quel punto, il panettiere sarebbe entrato in casa con l’obiettivo di uccidere la moglie, trovando però anche la figlia, intervenuta a difesa della madre e venendo così uccisa dalle coltellate. La madre, invece, è riuscita a scappare e a chiamare i carabinieri che si sono subito recati sul posto per bloccare il 45enne. Inoltre, hanno recuperato l’arma del delitto, un coltello da cucina. Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri, che stanno anche ricostruendo quanto accaduto. Non è, infatti, ancora ben chiaro cosa sia accaduto nel condominio. Il secondo figlio della coppia, di soli 5 anni, è stato affidato alle cure di alcuni zii.