Nuovo terremoto in Puglia si abbatte sul mondo della sanità, dopo che già ieri il Presidente della Regione Michele Emiliano aveva annunciato di essere indagato per una presunta nomina “pilotata” nell’azienda pubblica Castriota e Corropoli di Chieuti. L’ex parlamentare dell’idc Angelo Cera e il figlio Sebastiano – consigliere regionale dei Popolari – sono stati arrestati e posti ai domiciliari per un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Foggia Carmen Corvino (dopo inchiesta di mesi del pm Marco Gambardella). L’indagine è nata dalle ricerche del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della guardia di finanza di Bari su segnalazione di presunti illeciti in nomine del settore sanitario: l’indagine per corruzione che ha colpito il Presidente Pd Emiliano, ha spiegato lo stesso Governatore, arriva dopo l’interrogatorio di garanzia ai danni dell’assessore regionale al Welfare Salvatore Ruggeri (anche lui indagato sempre per corruzione, ndr). L’accusa costruita dai
giudici ipotizza che Emiliano e Ruggeri abbiano nominato un commissario di azienda pubblica «violando i principi di discrezionalità tecnica a cui dovrebbe soggiacere la pubblica amministrazione, non consentendo una comparazione imparziale dei soggetti in gioco».



ARRESTI APPALTI SANITÀ: NUOVO TERREMOTO IN PUGLIA

All’esplodere del nuovo scandalo sanità, lo stesso Emiliano ieri su Facebook ha commentato «L’accusa consiste nell’avere ricevuto indicazioni politiche da un consigliere regionale per nominare commissario di una Asp una determinata persona». E ciò – continua il Presidente della Regione Puglia – «nonostante io abbia ritenuto di non accogliere tale indicazione formulatami sin dal febbraio 2019, tanto che nessuna nomina è stata effettuata sino ad oggi. Non ho accolto l’indicazione nominativa ricevuta avendola ritenuta non pienamente soddisfacente alla luce delle mie prerogative discrezionali». Napoleone e Angelo Cera sono invece accusati di concussione in relazione ad alcuni appalti della Sanitaservice di Foggia all’interno dello stesso filone di indagine dove sono risultati indagati sia Emiliano che Ruggeri; come riporta Repubblica Bari, Emiliano avrebbe richiesto e ottenuto da Napoleone Cera un aiuto elettorale «per la rielezione di Francesco Miglio quale sindaco di San Severo», la stessa città dove Emiliano è stato in passato assessore alla Legalità. Sempre secondo l’accusa fornita dai giudici, in cambio il consigliere regionale avrebbe chiesto di nominare un uomo di sua fiducia – trattasi secondo la Gazzetta del Mezzogiorno di Manfredonia Cosimo Titta dell’Udc – come commissario di un’azienda sanitaria di Chieuti. Va detto che la nomina non è mai stata fatta ma secondo i giudici basta questa ipotesi di scambio politico ad integrare il reato di corruzione.

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