Prime reazioni politiche dopo l’attentato di Foggia con la bomba contro un centro per anziani. Il premier Giuseppe Conte ha manifestato vicinanza ai cittadini foggiani: «Lo Stato e i cittadini di Foggia non abbassano la testa. Gli inquirenti sono già al lavoro e non daremo tregua a chi pensa, con la violenza, di esiliare legalità, libertà e giustizia. Vinceremo insieme questa battaglia». Così il ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova: «Stanotte un’altra bomba esplosa a Foggia. L’ennesimo atto di intimidazione verso chi ha scelto la legalità e lo Stato. Sono stata più volte a Foggia in queste ultime settimane. Ritornerò ancora, presto. Non siete soli in questa battaglia. Non ci arrendiamo. Lo Stato vincerà». Infine, le parole di Raffaele Fitto: «La risposta di Foggia è stata straordinaria Ma dopo l’ultimo attentato è chiaro che ora tocca allo Stato fare la propria parte mettendo in campo più magistrati e uomini delle forze dell’ordine e inviando reparti speciali di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ATTENTATO FOGGIA, HA AGITO UN UOMO INCAPPUCCIATO
Emergono dei dettagli in più in merito alla bomba fatta esplodere questa notte dinanzi al Centro anziani “Il sorriso di Stefano”, di Foggia. Come riferisce TgCom24.it, nei filmati delle telecamere di sorveglianza in zona si vede un uomo incappucciato che avrebbe agito da solo, piazzando l’ordigno per poi andarsene. “Noi reagiremo di fronte a queste persone che pensano di potersi appropriare della nostra vita. Provvedimenti già ci sono stati ed il ministro dell’Interno è stato molto chiaro: la reazione dello Stato sarà ancora piu’ forte e la presenza sarà ancora più determinata. Speriamo nella presenza e nella reazione della società civile”, sono le parole di Annapaola Porzio, commissario straordinario antiracket, a seguito di un vertice in prefettura a Foggia con le forze di polizia. Ricordiamo che Cristian Vigilante, e il fratello Luca, dirigenti del centro anziani suddetti, sono coinvolti nel processo “Decima azione” a carico di 29 presunti esponenti della mafia foggiana: il primo come testimone chiave, mentre il secondo come parte offesa (assieme al suocero Paolo Telesforo). (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FOGGIA, BOMBA IN CENTRO ANZIANI: NUOVO ATTO INTIMIDATORIO
Paura a Foggia, bomba contro centro anziani di proprietà del gruppo “Sanità Più” situato in via Vincenzo Acquaviva 37: l’esplosione ha provocato danni alla saracinesca, distrutto l’insegna luminosa e danneggiato alcune vetture ferme in sosta. Secondo quanto riporta Foggia Today, una ragazza che si trovava all’interno del centro della cooperativa di Luca Vigilante ha avvertito un malore. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco e la polizia scientifica per effettuare i rilievi del caso. Secondo una primissima ricostruzione, riportata dal Corriere della Sera, avrebbe agito una sola persona incappucciata: al setaccio le registrazioni delle telecamere di sicurezza della struttura sanitaria per individuare e fermare l’autore di questo attentato. «L’esplosione e’ stata fortissima. Erano le cinque e quarantacinque del mattino. Hanno tremato tutti i vetri, ho pensato subito a una bomba», il racconto di un testimone ai microfoni di Adnkronos. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
FOGGIA, BOMBA CONTRO CENTRO ANZIANI
Un’altra bomba è stata fatta esplodere a Foggia, un altro attentato dinamitardo e intimidatorio. L’ordigno è stato fatto deflagrare dinanzi al centro anziani di proprietà del gruppo “Sanità più” il cui responsabile delle risorse umane è Cristian Vigilante. Quest’ultimo era stato già vittima di un attentato lo scorso 3 gennaio, e nelle scorse ore un nuovo messaggio minatorio. Solo per puro caso la bomba non ha provocato vittime e feriti, in quanto all’interno dello stesso centro anziani, al momento dell’esplosione, vi era la donna delle pulizie che è rimasta illesa. Lo spavento è stato però altissimo e di conseguenza la lavoratrice è stata costretta al ricovero in pronto soccorso in stato di choc, dopo essere stata presa in carico dal personale del 118. Il centro anziani interessato è “Il sorriso di Stefano”, che si trova in via Vincenzo Acquaviva, in una zona quasi al centro della città di Foggia. Dopo l’esplosione, l’insegna luminosa è stata divelta, alcune auto in sosta sono state danneggiate, e la struttura esterna ha subito dei danni.
FOGGIA, BOMBA IN CENTRO ANZIANI: “FA SEGUITO ALL’ORDIGNO DELL’ALTRA VOLTA…”
Subito dopo l’esplosione, oltre al personale sanitario, anche la polizia si è recata in via Vincenzo Acquaviva, nonché il titolare del centro, Vigilante: “E’ chiaro che questo è un seguito alla bomba della scorsa volta”, le parole dello stesso, giunto assieme al fratello Luca, anche lui dirigente nello stesso gruppo sanitario. Lo scorso 3 gennaio una bomba era stata fatta esplodere sotto l’automobile dello stesso Vigilante, che è considerato un testimone chiave in un’inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Foggia contro la mafia locale. Quell’ordigno aveva completamente distrutto la Land Rover Discovery del testimone, danneggiando anche altre auto parcheggiate in zona. Pochi giorni fa si era tenuta una lunga marcia a Foggia contro la mafia, a cui avevano partecipato 20mila persone che hanno voluto alzare la voce contro la malavita organizzata locale.