Un incendio di vaste proporzioni ha interessato quest’oggi la città di Foggia. Il rogo si è sviluppato in particolare in viale degli Aviatori, fra l’hotel President e l’aeroporto Gino Lisa. Sul posto, una volta lanciato l’allarme, si sono recate numerose squadre dei vigili del fuoco, nonché la protezione civile e la polizia di stato, ma le operazioni di spegnimento delle fiamme risultano essere complicate per via del forte vento che sta spirando quest’oggi in quel tratto della Puglia. L’incendio ha provocato un odore acre in quasi tutta la città, anche perché stanno bruciando a causa del vento delle stoppie. Le fiamme hanno raggiunto anche gli alberi ai margini della strada e di conseguenza le forze dell’ordine hanno preferito chiudere le zone interessate al traffico veicolare, evitando pericoli inutili.



FOGGIA, ROGO VICINO ALL’HOTEL PRESIDENT

Gli incendi nella zona dell’hotel President, ormai da anni abbandonato, non sono di certo nuovi. Basti pensare infatti che quest’anno se ne sono verificati due nella struttura in disuso, fra cui l’ultimo lo scorso mese di maggio. L’enorme edificio è occupato da senza tetti e disperati, ed è pieno di rifiuti e materiale di scarto che risulta essere facilmente incendiabile come nelle giornate odierne (basta un mozzicone), provocando disagi e disordini. E pensare che il Presidente era uno dei simboli della cittadina foggiana, per lo meno fino al 2005, quando è iniziato il lento e inesorabile decadimento. La struttura, 14 anni fa venne chiusa ufficialmente per ristrutturazione e adeguamento alle norme di sicurezza, ma in quel periodo giunsero le lettere di licenziamento ai 15 dipendenti, e l’hotel non riaprì più. Con il passare degli anni i proprietari hanno più volte tentato di mettere in vendita l’albergo, ma visto anche l’alta cifra richiesta e i debiti, ogni asta è andata invenduta. E con il passare del tempo l’hotel è divenuto rifugio di senza tetto e zona degradata: possibile l’abbattimento in un futuro prossimo?

Leggi anche

Louis Dassilva, avvocato: "Manca il Dna sul corpo? Elemento favorevole"/ "Potremmo chiedere la scarcerazione"Chiara Petrolini, il datore di lavoro: "Con i miei figli era amorevole"/ "C'è qualcosa che non torna"