Fabio Fognini viene da una pesante sconfitta al Roland Garros, quella contro l’atleta argentino Delbonis che ha avuto la meglio sul nostro connazionale con il risultato di zero a tre (nel dettaglio 4-6, 1-6, 3-6). Una partita giocata molto male quella del tennista originario di Sanremo, come spiegato anche dallo stesso durante la conferenza stampa post-match. “Ho giocato molto male e quando giochi così male non puoi pensare di vincere – le parole del tennista che non ha quindi trovato scuse al termine della pesante capitolazione – ho sperato che lui calasse di rendimento, ma invece ha fatto una partita di livello molto alto. Quando perdi i game da 40-0 vuole dire che non c’è niente da fare”.



Fabio Fognini ha causa della sconfitta di ieri ha dovuto lasciare lo Slam transalpino al terzo turno: “Delbonis aveva molte più partite di me sulle gambe – ha proseguito descrivendo la sua prestazione decisamente sottotono – ma questo non giustifica la prestazione sconcertante. Oggi non merito nemmeno il voto, mi darei un bel sv, senza voto“.



FOGNINI SBOTTA CON I GIORNALISTI: “SINNER E MUSETTI? SAPETE COSA NE PENSO”

Rammarico e delusione per l’atleta azzurro, che si è fermato così ad un passo dagli ottavi di finale, ma anche un po’ di rabbia quando i giornalisti gli hanno chiesto di Sinner e Musetti, gli astri nascenti del tennis italiano. Neanche il tempo di fare la domanda che Fognini è sbottato: “Basta, basta. Mi chiedete sempre la stessa domanda ragazzi. Sapete la risposta. Sono stufo di rispondere sempre la stessa cosa. Nell’ultimo mese vi ho risposto un milione di volte su questo argomento”.



Parole che ovviamente sono giustificate dall’umore a terra dopo la pesante capitolazione contro Delbonis, ma Fognini ci piace anche per questo. Per la cronaca, Sinner scenderà in campo oggi poco dopo mezzogiorno per sfidare lo svedese Ymer, ed è reduce dalla vittoria al secondo turno contro il connazionale Mager. Musetti affronterà invece fra pochi minuti Cecchinato, mentre al secondo turno ha superato il giapponese Nishioka.