Il Ministero delle imprese del Made in Italy guidato da Adolfo Urso, appena varato un decreto in grado di offrire nuove opportunità a tutti coloro che gestiscono imprese medie o piccole. La primavera delle PMI si festeggia con un plafond di 400 milioni di euro finalizzato a rafforzare la crescita sostenibile e la competitività.



Incentivi alle imprese: un fondo a 400 milioni per la competitività

Il nuovo decreto firmato dal Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha il nobile obiettivo di rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI nei territori del Mezzogiorno . Va da sé che il portafoglio di 400 milioni di euro che rientra all’interno del “Piano Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027” è destinato alle regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia.



Il bando che descrive il nuovo fondo di incentivi alle imprese indica la copertura del 75% delle spese sostenute da queste imprese, in questo modo si ridurrebbe il rischio d’impresa soltanto al 25%. Si tratta però di un sostegno agli investimenti imprenditoriali innovativi, soprattutto per quanto concerne quelli legati alle tecnologie digitali secondo il piano transizione 4.0. Per poter avere il bonus, le spese ammissibili da parte delle aziende variano da un minimo di 750 mila euro a 5 milioni di euro.

Incentivi alle imprese: cosa finanzierà il bando

Ma quali spese sono ammesse all’interno del bando? I 400 milioni di euro serviranno a finanziare:



  • l’ampliamento della capacità produttiva,
  • la diversificazione della produzione, la realizzazione di nuovi prodotti,
  • la modifica del processo di produzione già esistente,
  • la realizzazione di una nuova unità produttiva.

I nuovi fondi messi a disposizione dal governo sono volti “a sostenere il investimenti , realizzati delle piccole medie imprese del Mezzogiorno, in progetti innovativi in grado di assicurare una crescita sostenibile e un più forte di risparmio energetico. Temi sempre più urgenti anche la luce del raggiungimento di obiettivi climatici ambientali non più rinviabili“.