Il programma regionale del Fondo Europeo per lo sviluppo regionale (Fesr), in occasione dei lavori dei comitati di sorveglianza FSE che si sono appena svolti a Ravenna, presso il Museo della città e del territorio Classis, è emerso un dato importante: oltre il 50% delle risorse già impegnate tra programmazione Fesr ed FSE sulla programmazione 2021-2027, sono state già impegnate. Nel settennato sono stati impegnati complessivamente 2 miliardi di euro alla regione.



Fondi europei in Emilia Romagna: tutti i fondi già impiegati

Conti alla mano, la regione ha già impegnato il 54% delle risorse in meno di 12 mesi realizzando 31 bandi attraverso il programma regionale del Fondo Europeo di sviluppo regionale, a questi si aggiungono altre 1184 progetti già approvati e due procedure per individuare i soggetti gestori di strumenti finanziari.



Per quanto concerne il fondo sociale europeo plus, le risorse sono state impiegate per il 43%, ed entro luglio 2023 sono stati messi già bando in approvazione con 45 avvisi pubblicati e 855 operazioni approvate.

Secondo gli assessori regionali Paolo Calvano e Vincenzo Colla rispettivamente, uno al bilancio e rapporti con due e l’altro allo sviluppo economico, lavoro e formazione, hanno dichiarato che: “In Emilia Romagna gli investimenti finanziari con risorse europee si riconoscono soprattutto per la loro capacità di ridefinire potenziare il ruolo dei servizi pubblici e di amplificare l’impulso alla crescita del settore privato, in coerenza con la strategia disegnata anche nel patto per il lavoro il clima“.



Fondi europei in Emilia Romagna: l’UE verso i territori

Anche questi nuovi finanziamenti europei hanno confermato che l’Europa pone una forte attenzione alla regione Emilia Romagna, infatti il nuovo commissario alla ricostruzione Francesco Paolo figliuolo che è atteso a Bologna lunedì prossimo per il sopralluogo dei territori devastati dalle piogge di maggio né un esempio, così come è un esempio il fatto che l’Emilia-Romagna, insieme al Friuli Venezia Giulia e alla Valle d’Aosta vantano il 100% delle risorse FSE e Fesr impiegate nel periodo di programmazione 2014-2020.
Si tratta di un fondo di 481 milioni di euro spesi in Emilia Romagna per favorire la ricerca, l’innovazione, la sostenibilità e lo sviluppo territoriale, oltre ad altri 786 milioni di euro spesi per la formazione e l’inclusività e l’occupazione attraverso il fondo sociale europeo.

Il 100% delle tre regioni del nord si confronta attraverso la programmazione di 7 anni, con una spesa media delle regioni del 75% appena il 43% per i programmi nazionali.
A dimostrazione che l’Europa cerca di favorire i piccoli territori e le regioni, così da garantire uno sviluppo integrato al territorio.