Fondi Lombardia, la Cassazione ha in parte azzerrato per prescrizione le condanne del maxi processo sulla “Rimborsopoli al Pirellone. I giudici hanno riqualificato le accuse e le hanno dichiarate prescritte. La vicenda chiamava in causa politici ed ex politici accusati per essersi fatti rimborsare con soldi pubblici un totale di 3 milioni di euro in quattro anni.



Come ricordato dai colleghi dell’Ansa, nel processo di secondo grado del luglio 2021 erano stati condannati numerosi ex consiglieri regionali lombardi, ma oggi la Cassazione ha riqualificato l’accusa peculato in indebita percezione di erogazioni pubbliche per una parte degli ex esponenti della politica lombarda e ha dichiarato per loro la prescrizione.



FONDI LOMBARDIA, LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE

La Corte Suprema ha cancellato le condanne comminate all’attuale capogruppo della Lega Massimiliano Romeo e all’eurodeputato leghista Angelo Ciocca, condannati rispettivamente a 1 anno e 8 mesi e a 1 anni e mezzo in appello. I giudici hanno cancellato senza rinvio anche la pena comminatata in appello a Renzo Bossi a 2 anni e mezzo. Per gli altri imputati coinvolti, la Cassazione ha dichiarato prescritto il peculato, perchè commesso prima del dicembre 2009. Annullate senza rinvio per prescrizione, dopo la riqualificazione del reato, anche le condanne per l’ex consigliere Angelo Giammario e gli ex assessori Gianluca Rinaldin e Monica Rizzi, ma anche quelle di Carlo Saffioti, Pierluigi Toscani, Ugo Parolo, Fabrizio Cecchetti, Mauro Gallina e Massimo Guarischi. Tre persone sono state condannate in via definitiva: parliamo di Corrado Paroli, Giosuè Frosio e Elisabetta Fatuzzo.

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