Gli ucraini “stanno terminando le munizioni” ma “non sono a corto di coraggio”. Le parole di Jens Stoltenberg, segretario della Nato, arrivano proprio quando l’Alleanza comincia a ragionare su un possibile fondo da 100 miliardi di euro per aiutare militarmente l’Ucraina. Non è ancora certo se il piano diventerà realtà – non tutti sono d’accordo – ma SkyTg24 ha cominciando a ragionare in termini pratici: quale sarebbe, in caso il fondo venisse costituito, l’impatto in termici economici sull’Italia?
Il progetto prevede l’invio di 100 miliardi all’Ucraina, spalmati su cinque anni. Da febbraio 2022, quando la Russia ha invaso l’Ucraina, i Paesi Nato hanno speso collettivamente la stessa cifra, appunto 100 miliardi di euro in aiuti militari a Kiev. L’ipotesi di un fondo per l’Ucraina, dunque, non è assurda: si tratterebbe della stessa cifra spesa fino ad ora in due anni, ma spalmata in cinque. A cambiare sarebbe però la gestione dei fondi che verrebbe assegnata alla sola Alleanza, che dovrebbe occuparsi dunque della gestione di tali fondi. Ma quale sarebbe l’apporto sull’Italia di un’operazione simile?
Fondo da 100 miliardi per l’Ucraina: quale impegno per l’Italia?
Se il fondo da 100 miliardi per l’Ucraina venisse costituito, l’Italia si troverebbe a spendere 1.4 miliardi all’anno, molto di più di quanto stanziato fino ad ora. Fino a questo momento, infatti, dalle nostre casse sono usciti 350 milioni di euro l’anno, come spiega SkyTg24. Dunque un impegno molto più ingente per la nostra Penisola – di quattro volte tanto – che conta circa il 7% del Pil della Nato. La cifra si alzerebbe considerevolmente rispetto a quella attuale. A preoccupare è sempre il possibile allargamento del conflitto ai Paesi Nato che Putin ha definito come “una sciocchezza”.
Come sottolineato dallo Zar, infatti, gli Usa contribuiscono al 39% della spesa militare globale mentre la Russia solo al 3.5%. Dati che sono più o meno realistici: secondo l’International Institute for Strategic Studies, nel 2023 Biden ha contribuito al 41% della spesa militare globale, per un totale di 905 miliardi di dollari. Sono invece 108 miliardi quelli della Russia, ferma al 5% nonostante sia la terza potenza al mondo per spesa militare dopo la Cina. Da questi dati però, sottolinea SkyTg24, sono esclusi alcuni numeri come quelli per l’arsenale nucleare.