Attivo da oggi il sito www.portaleristorazione.it per presentare le domande per ottenere il fondo ristorazione. Da oggi, domenica 15 novembre 2020, e fino al 28 novembre ristoranti, agriturismi, mense, alberghi e catering potranno chiedere il contributo a fondo perduto, per un minimo di mille e un massimo di 10mila euro. Queste risorse possono essere usate per l’acquisto di prodotti delle filiere agricole e alimentari, anche DOP e IGP, compresi quelli vitivinicoli. Nel fondo ristorazione rientrano i prodotti acquistati con documentazione fiscale dal 14 agosto 2020, a patto che provengano dalle filiere agricole e agroalimentari italiane, ma le domande che comprendono prodotti Dop e Igp e prodotti ad alto rischio spreco sono considerate prioritarie nell’assegnazione delle risorse. In questo modo, oltre ad aiutare le categorie colpite dalla crisi, si valorizza la materia prima dei territori. In un momento difficile anche per il mondo della ristorazione, questo fondo rappresenta per Teresa Bellanova, ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, «un segnale concreto alle aziende, alle donne e agli uomini che ci lavorano quotidianamente e a tutta la filiera agroalimentare». Con questo contributo a fondo perduto il governo garantisce «liquidità immediata» e al tempo stesso si rafforza «la straordinaria alleanza tra mondo della ristorazione e della produzione».
FONDO RISTORAZIONE, COME INVIARE DOMANDE E CODICE ATECO
Come presentare la domanda? Lo si può fare online, presentando la richiesta sul sito www.portaleristorazione.it o di persona, presso uno dei 12.809 uffici postali presenti sul territorio italiano. Si precisa che l’ordine di presentazione della domanda non dà diritto ad alcuna prelazione sull’erogazione del fondo ristorazione, che infatti verrà concesso solo in base alla corretta compilazione della richiesta. Al termine di un primo controllo, sarà versato un anticipo del 90% degli acquisti effettuati, tramite bonifico di Poste Italiane. Dopo che sarà presentata la quietanza dei pagamenti fatti, sarà saldato anche il restante 10% del totale del contributo concesso, sempre tramite bonifico di Poste Italiane. La ministra Teresa Bellanova ha spiegato che si tratta di «una misura che ho fortemente voluto per sostenere la ristorazione, la filiera agroalimentare», ma rappresenta anche un aiuto importante «rilanciare gli acquisti di prodotti agroalimentari di qualità e di origine italiana, compreso il vino, impedire lo spreco alimentare per puntare al recupero virtuoso delle eccedenze».
Al contributo a fondo perduto possono accedere quelle attività sopraccitate che hanno il seguente Codice Ateco prevalente: 56.10.11 (ristorazione con somministrazione); 56.29.10 (mense); 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale); 56.10.12 (attività di ristorazione connesse alle aziende agricole); 56.21.00 (catering per eventi, banqueting); 55.10.00 (alberghi), ma solo per quanto riguarda le attività autorizzate alla somministrazione di cibo e che fra marzo e giugno 2020 hanno subito un calo di fatturato di almeno il 25% rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente.