Attilio Fontana: “Autonomia? Grande opportunità”

Attilio Fontana, intervenuto ad AriaPulita su 7 Gold e a margine dell’incontro con Confind stria, è tornato sul tema dell’autonomia. “Questa della guerra Nord-Sud è qualcosa che viene scritto da chi vuol cercare di mestare nel torbido. Non c’è nessun tipo di guerra Nord-Sud, ma al contrario io sono assolutamente convinto che sia una grande opportunità per le grandi risorse che possono nascere al Sud”, ha dichiarato il governatore uscente.



Fontana ha proseguito: “Tanti cervelli vengono a lavorare e a esplicitare le loro qualità qui al Nord. Credo che, se messi nelle giuste condizioni, preferirebbero rimanere al Sud e fare grande il Sud“. A detta del presidente della Regione Lombardia, non si tratterebbe di una riforma che aumenterebbe il divario, bensì lo diminuirebbe: “Con questa riforma non si toglie nemmeno un euro al Sud. Chi dice il contrario è sicuramente in malafede”.



Autonomia regioni, Fontana: “Ecco le tempistiche”

Ai microfoni di AriaPulite su 7 Gold, Attilio Fontana ha parlato anche delle tempistiche della riforma sull’autonomia: “Da un punto di vista legislativo il processo può chiudersi entro fine anno e nell’anno nuovo si può iniziare il trasferimento di qualche materia che non abbia i Lep”. Anche il governatore del Veneto Luca Zaia ha ricordato che “l’Autonomia che vogliamo è quella scritta in Costituzione. È chiaro che l’Autonomia non spacca i Paesi. Come in Germania, che ha un’autonomia che qui in Italia ce la sogniamo”.



Come ricorda Libero, nella giornata di ieri il toscano Eugenio Giani, ha spiegato che “un nuovo regionalismo è legittimo. L’articolo 5 della Costituzione promuove anche le autonomie locali”. Della stessa opinione anche Vito Bardi, presidente della Basilicata, ottimista sulla riforma in quanto “sono state accettate le proposte dei presidenti del Sud”. Calderoli ha ribadito che “l’esistenza di cittadini di serie A e serie B è figlia del centralismo”. Per quanto riguarda i poteri speciali a Roma Capitale, “I tempi per questa riforma sono maturi. Alla Capitale vanno trasferite almeno le competenze legislative in capo alle regioni”.