Attilio Fontana parla della Regione Lombardia prossima a passare in zona gialla e si scaglia contro il governo per la decisione di impedire gli spostamenti tra i Comuni nei giorni di festa. «Abbiamo ribadito come questa scelta crei sicuramente situazioni di difficoltà per i cittadini», ha spiegato il presidente della Regione Lombardia in conferenza stampa. «Crea un differente modo di comportamento tra grandi città e piccoli comuni. Ci sono parenti divisi da una linea di confine». Il governatore voleva quindi rivalutare questo aspetto: «Ma ora non possiamo entrare nel merito». Fontana ha spiegato che «Conte valuterà l’approvazione di Faq che diano interpretazione», ma si è detto perplesso. «Credo che si creerà confusione». Allora ha avanzato un’altra proposta al presidente del Consiglio: «Ho proposto di creare un percorso privilegiato inserendo emendamenti per modificare questo decreto legge ed eliminare quella che ritengo una sostanziale e ingiustificata limitazione. Conte ha preso atto della mia richiesta, vedremo anche di chiedere ai gruppi parlamentari di procedere in questa direzione».



Attilio Fontana ha spiegato anche di aver presentato delle osservazioni sul Dpcm su cui pensa si possa arrivare ad un accordo. Ad esempio, chiede con urgenza l’approvazione delle linee guida per gli impianti sciistici. Per quanto riguarda, invece, la “colorazione” della Regione Lombardia, si è detto fiducioso che presto diventi zona gialla: «Dovrebbe essere automatico. Se i numeri continueranno ad essere quelli degli ultimi giorni, dovremo diventare zona gialla l’11 dicembre, quindi due settimane dopo il passaggio in zona arancione. Ma servirà un provvedimento del ministro della Salute». Ma si era espresso già duramente in merito al decreto legge e il Dpcm «che non ha recepito nessuna delle indicazioni offerte dalle regioni».



Lo aveva definito «un fatto lunare, in perfetta contraddizione con le dichiarazioni sulla leale collaborazione fra Stato e Regioni». In un’intervista a Telelombardia aveva giudicato «assolutamente inaccettabile» il divieto di spostamenti tra Comuni nei giorni di Natale e Capodanno. «Sono arrivate tutte queste limitazioni contenute in un decreto legge sul quale noi non possiamo intervenire. Dobbiamo accettare quello che in realtà avremmo dovuto concordare». (agg. di Silvana Palazzo)

FONTANA VS GOVERNO “DPCM SEMPRE TARDI…”

Nella notte il Consiglio dei Ministri ha licenziato il nuovo Decreto Natale che fungerà da “cornice” al prossimo Dpcm da firmare entro la serata di oggi: la bozza del testo è stata inviata alle Regioni per il vertice iniziato alle 11 questo mattina, ma il Presidente della Lombardia Attilio Fontana al Corriere già aveva sottolineato una volta di più il fastidio per le tempistiche cui il Governo spesso “costringe” le Regioni. «Ci mandano il testo del decreto alla sera tardi, sanno che il confronto tra le Regioni è fissato per le 10 del mattino e ci chiedono di dare risposta entro le 11?», commenta amaramente il Governatore lombardo, sottolineando come ora si aspetta che quantomeno l’esecutivo recepisca le indicazioni delle Regioni. «Mi aspetto che siano recepite le indicazioni richieste e offerte dalle Regioni. Dopodiché, dal momento che vengo interpellato, mi piacerebbe che mi venisse anche concesso il tempo per dire la mia a ragion veduta», spiega Fontana, allontanando l’“accusa” di voler mitigare le restrizioni anti-Covid assieme agli altri colleghi governatori, «noi ci sentiamo addosso la responsabilità di trovare il punto di equilibrio tra le esigenze sanitarie e quelle della vita delle persone e dell’economia. E poi sono convinto che non si debba soltanto rincorrere il virus, ma anche anticiparlo prevenirlo».



LOMBARDIA IN ZONA GIALLA? PARLA PRESIDENTE FONTANA

In attesa dei vaccini dal prossimo anno, il Presidente Fontana fa il punto su quanto finora ricevuto dal Governo e dal Commissario Arcuri fino ad ora: «siamo pronti con gli spazi per lo stoccaggio e con i frigoriferi, ma la realtà è che al momento non sappiamo ancora con quale vaccino dovremo operare e l’Aifa non si pronuncerà prima della fine di dicembre». Siamo di nuovo alla vigilia di una cabina di regia domani che potrebbe anche portare la Lombardia in zona gialla, ma su questo il Governatore leghista frena «In base ai dati e alle valutazioni che ne conseguono, già da diversi giorni ci dovremmo trovare in questa situazione. La cosa più importante, e che fa anche piacere, è constatare che i numeri dell’epidemia si stanno ridimensionando, ma adesso attendiamo le disposizioni del Decreto del presidente del consiglio». Davanti alle accuse di errori e ritardi nella gestione della Sanità lombarda, Fontana tiene il punto «tutti quanti stiamo scontando il prezzo dei troppi tagli del passato. È mancata la programmazione, occorre investire di più nella sanità […]. Se potessi tornare a gennaio con le conoscenze che ho adesso farei altre cose, ma è anche vero che abbiamo visto che ovunque e anche in regioni che in un primo momento erano state indicate come modello ora stanno pagando il loro doloroso prezzo. Il punto è che si soffre di più dove il virus ha colpito di più».